🐦 ~ La fine di Chéri

Il y a deux sortes d'amour : l'amour insatisfait, qui vous rend odieux, et l'amour satisfait, qui vous rend idiot.

J'aime être gourmande, Colette (1873-1954)


Chéri non è un romanzo che tratta di un amore impossibile. D’altronde credere agli amori impossibili è un po' banale proprio perché l’amore è il posto di ogni possibilità come dovrebbe essere la vita. Il pretesto sarebbe la differenza di età tra i due.

La bella e avvenente Lea ha almeno vent’anni più di Chéri. Cos’ha incrinato questa storia d’amore ? La consapevolezza di amare.

Quando la paura dei sentimenti si nasconde dietro le pieghe del cuore, le pieghe diventano rughe.

Lea s’accorge dei suoi anni, nel momento in cui scopre tutta la forza del suo sentimento. E quella relazione, da gioco intrigante, sensuale e trasgressivo diventa tormento : lui potrebbe andarsene. Lea se ne accorge proprio quando Chéri, obbedendole, si sposa con una coetanea che Lea stessa aveva scelto. Quanto poco conosciamo i nostri sentimenti e quanto impreparati siamo davanti alle emozioni impreviste. Il gioco tra i due cambia. Si perde la leggerezza ci si confronta con il tempo con il futuro e l’altra , la giovane sposa, diventa una rivale. Finisce l’iddilio. Lea oramai ha la "conoscenza". Conosce tutto l’amore che porta al suo giovane amante e teme d'essere abbandonata. Diventa Eva subito dopo aver mangiato la mela e d'improvviso vede i suoi anni e con questi l’impossibilità del suo amore. Perché Lea non vuole essere una donna innamorata non lo è mai stata prima d’allora. Ha paura di esserne travolta. Ed è esattamente quello che succederà.


Chéri si renderà conto molto più tardi, non solo del suo amore ma anche della fine del rapporto con Léa. Siamo in : “La fine di Cheri”. Tra queste pagine s’accorge d’averla perduta per sempre. Ce l’ha davanti ma non è più lei. Le appare vecchia brutta e sformata perché lei è un ‘altra. E tanto meno la riconosce e tanto più si rende conto di non aver mai smesso di amarla. Di colpo gli pare chiaro aver perso quell’amore in maniera irrevocabile.


Chéri subisce gli eventi, ma concepisce l’irrevocabile ad una sola condizione. Ed è quella condizione che sceglierà. Piuttosto che occupare “solo mezzo posto” preferirà non occuparne affatto. Chéri è tornato dalla guerra, la prima guerra mondiale. Cercherà Lea. Ma non la troverà così come avrebbe voluto trovarla. Disperato incontra per caso la domestica di un tempo. La scena si svolge a casa della domestica . Sui muri di quella casa ci sono appese le foto di Lea ai tempi d’oro. Quando l’amore tra i due pareva solo un gioco. Cheri si guarda intorno e dice tra sé :

“ Ho avuto una gran fortuna a ritrovarla su quel muro. Ma dopo averla ritrovata posso soltanto perderla. Sono ancora appeso come lei, a quei quattro chiodi arrugginiti, a quegli spilli piantati di traverso. Ma quanto durerà ? Non molto. E poi io so come sono fatto, ho paura di un’esigenza più grande. Da un momento all’altro posso mettermi a urlare : “ La voglio ! Ho bisogno di lei ! Subito !” E allora, come farò ? ...

....che cosa pensavi lasciarmi dopo di te, nounoune cara, quando mi hai mandato via ? Fare la magnanima ti è costato poco, sapevi quanto valeva uno Chéri, non rischiavi un granché. Ma tu per essere nata tanto prima di me, e io , per averti amata più di tutte le altre donne, siamo stati duramente puniti : tu sei finita e pacificata da far vergognare, e io ...

...Io mentre gli altri dicono : C’è stata la guerra, io posso dire : c’è stata Léa, la guerra...

Credevo che per me, non contassero più né l’una né l’altra. E invece sono state l’una e l’altra a cacciarmi fuori da questo tempo.

D’ora in poi occuperò soltanto mezzo posto dappertutto...”

La fine di Chéri – Colette

Appunti

Aurélien (1944 - Le Monde réel) - Louis Aragon

" Au fond, le siècle d'Aurélien c'était écrit en deux mots : il y avait eu la guerre, et il y avait eu Bérénice. "

Film D'Arnaud Sélignac , dialoghi di Eric-Emmanuel Schmitt :

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Si muore a quarant'anni per una pallottola sparata a venti.

- A. Camus