C'è bisogno di uno spazio appropriato affinché l'essere umano, (come l'albero) possa manifestarsi. "Altrimenti non vuole". Uno spazio che gli dia nutrimento e bellezza.
"Così mi trovo a stare la giornata in un giardino a badare* ad alberi e a fiori e a stare zitto** in molti modi e dentro* qualche pensiero di passaggio*, una canzone*, la pausa di una nuvola che toglie sole e peso dalla schiena. Vado* per il campo con un nuovo alberello di melo da piantare*. Lo metto giù, lo giro, guardo i suoi rami appena accennati tentare posto nello spazio* intorno. Un albero ha bisogno di due cose: sostanza* sotto terra e bellezza fuori.** Sono creature concrete ma spinte da una forza di eleganza**. Bellezza necessaria a loro è vento, luce, uccelli, grilli, formiche e un traguardo di stelle verso cui puntare la formula**dei rami. La macchina* che negli alberi spinge linfa in alto è bellezza, perché solo la bellezza in natura contraddice la gravità. Senza la bellezza l’albero non vuole. Perciò mi fermo in un punto del campo e chiedo: "Qui vuoi?" Non mi aspetto una risposta, un segno nel punto in cui tengo il suo tronco, però mi piace dire una parola all’albero. Lui sente i bordi, gli orizzonti e cerca un punto esatto per sorgere. Un albero ascolta comete, pianeti, ammassi e sciami. Sente le tempeste sul sole e le cicale addosso con la stessa premura di vegliare.* Un albero è alleanza tra il vicino e il perfetto lontano.* Se viene da un vivaio e deve attecchire in suolo sconosciuto, è confuso come un ragazzo di campagna al primo giorno in fabbrica. Così lo porto a spasso prima di scavargli il posto. ( p.17)
Difatti non c'è miglior premessa per conquistare la libertà.
Per raccontare l'amore, gli alberi devono fiorire : è meglio. Come il sambuco che sta' nell'orto della poesia di Josip Osti. E' con la sua "chioma in fiore" che s'identifica, alla fine, con la persona amata, è bellezza e amore . Diventa il punto d'intersezione tra lo spazio (sbocciare è un traboccare ) e il tempo ( l'istante di voltarsi). Diventerà cioè il punto in cui si annullano i contrari e un istante significa eternità. Che non solo è contenuto nel titolo della poesia ma è proprio quello che capita quando si ama.
Bellissima l'immagine della schiuma del latte che trabocca come il fiore bianco del sambuco che sboccia. E i fiori sbocciati, come l'amore sono espressione allo stesso tempo dell'ordinario e dello straordinario. L'amore tiene alla quotidianità come il gesto di scaldare un pentolino di latte; sta' all'ordinario come un sambuco in un orto. L'amore tiene allo straordinaro e irrompe come il latte dal suo pentolino, come la bellezza del sambuco in fiore. E il pentolino sul fuoco , allo stesso modo dell'albero in fiore ( è impossibile non notarlo) non permette disattenzioni come non lo permette l'amore.
< Come traboccava il latte nel pentolino
sul fornello acceso, ogni qualvolta
mia madre si permetteva un attimino
di disattenzione, così nell’istante in cui
mi sono solo voltato dietro di te,
è traboccata oltre il recinto dell’orto
la chioma del sambuco in fiore.>
dall"'Albero che cammina" 2004 - Multimedia Edizioni traduzione di Jolka Milic
Josip Osti poeta bosniaco, nato nel 1945 a Sarajevo vive in Slovenia tra Lubiana e Tomaj sul Carso
Un albero nudo /tranne una foglia /che tiene sempre /Un uomo nudo / tranne un viso / che mente sempre/ abbattere l'albero perché la foglia cada? /E uccidere l'uomo perché sia sincero ?