Stampanti 3D FDM con Filamento PLA: Introduzione Didattica
Le stampanti 3D che utilizzano il PLA (acido polilattico) sono tra le più diffuse nel settore educativo, grazie alla loro facilità d’uso, sicurezza e sostenibilità. Questa tecnologia permette agli studenti di sperimentare la modellazione 3D, sviluppare il pensiero computazionale e applicare le STEM in modo pratico.
Come Funzionano le Stampanti 3D a PLA?
Le stampanti FDM (Fused Deposition Modeling) con filamento PLA funzionano tramite un estrusore riscaldato che fonde il materiale e lo deposita strato dopo strato per costruire l’oggetto desiderato.
Progettazione Digitale – Gli studenti creano un modello 3D con software come Tinkercad o Fusion 360.
Preparazione del File – Il modello viene esportato in STL e processato con un software di slicing (es. FlashPrint, Cura), che lo converte in G-code per la stampante.
Stampa Layer by Layer – Il filamento PLA viene scaldato e depositato sulla base di stampa, formando l’oggetto strato per strato.
Rifinitura e Utilizzo – Dopo la stampa, il pezzo può essere rimosso, rifinito e utilizzato per attività didattiche o progetti STEM.
Perché Usare le Stampanti a PLA nella Didattica?
✅ Facilità d’uso – PLA è un materiale che si stampa a basse temperature, senza emissioni nocive, ideale per la scuola.
✅ Sostenibilità – Il PLA è un materiale biodegradabile e derivato da fonti rinnovabili come l’amido di mais.
✅ Apprendimento Attivo – Permette agli studenti di realizzare prototipi, risolvere problemi ingegneristici e applicare il tinkering e il making.
✅ Multidisciplinarietà – Utilizzabile in matematica, scienze, arte e tecnologia, favorendo un approccio STEM e hands-on.