Osservare il corpo umano è molto più che studiare anatomia: è un viaggio di consapevolezza che parte da ciò che vediamo allo specchio e ci conduce, passo dopo passo, fino all’invisibile che ci anima.
Dall’esterno — la pelle, i movimenti, il respiro — impariamo a riconoscere la macchina perfetta della vita, ma solo scendendo in profondità, fino alle cellule e alle molecole, comprendiamo davvero come la materia diventa energia, pensiero, emozione.
Un viaggio di 6 tappe in chiave IBSE + didattica per stazioni, che alterna esperienze corporee reali e immersive che avranno come filo conduttore è il tema “Dentro di me: esploriamo il corpo umano tra realtà e realtà virtuale”, con una progressione logica dal corpo visibile (me stesso) al corpo invisibile (funzioni, energia, apparati interni).
Durante la fase di misurazione del proprio corpo, gli studenti lavorano a coppie e, con l’aiuto di un metro da sarta, rilevano alcune dimensioni fondamentali: l’altezza complessiva, l’apertura delle braccia da dito a dito, la lunghezza della gamba, del piede e dell’avambraccio, fino alla distanza che separa l’ombelico dalla testa. Tutti i valori vengono poi riportati su una scheda personale, che servirà per confrontare le misure con le proporzioni indicate da Leonardo nel disegno dell’Uomo Vitruviano.
Gli studenti costruiscono un modello polmonare: due palloncini all’interno della bottiglia rappresentano i polmoni; un guanto teso alla base simula il diaframma.
Muovendo il guanto si osserva come l’aria entra ed esce: il palloncino si gonfia e si sgonfia proprio come i nostri polmoni!
Gli studenti collegano la sensazione di “fame d’aria” dopo un piccolo esercizio fisico con l’osservazione del modello.
Gli studenti indossano il visore e “entrano” nel corpo umano per osservare fibre muscolari, contrazioni, scorrimento di actina e miosina.
Possono ruotare il corpo in 3D, ingrandire aree specifiche (bicipite, quadricipite, cuore come muscolo involontario).
Durante l’esperienza, un compagno annota le osservazioni e associa i muscoli alle funzioni reali.
Gli studenti pedalano o azionano una piccola dinamo, osservando come l’energia meccanica prodotta dal movimento venga convertita in energia elettrica capace di accendere una lampadina.
Attraverso questa esperienza, comprendono che anche nel corpo umano avviene una trasformazione analoga: i muscoli, utilizzando energia chimica proveniente dal cibo (in particolare dal glucosio), la trasformano in energia meccanica e termica.
Dal punto di vista scientifico, questa attività introduce il concetto di metabolismo energetico, ovvero l’insieme delle reazioni biochimiche che avvengono nelle cellule per produrre ATP (adenosina trifosfato), la principale molecola che immagazzina e trasporta energia.
Durante la respirazione cellulare, il glucosio reagisce con l’ossigeno per generare anidride carbonica, acqua e ATP:
Dopo aver osservato il corpo nella sua struttura e nei suoi movimenti vitali, in questa tappa gli studenti si addentrano in un nuovo viaggio all’interno del nostro organismo: il percorso del cibo nell’apparato digerente.
Attraverso la realtà virtuale, potranno seguire il cammino del nutrimento, dalla bocca fino all’intestino, scoprendo come ogni organo — stomaco, fegato, intestino tenue e crasso — collabori in una catena perfetta di trasformazioni fisiche e chimiche.
L’esperienza immersiva permette di vedere il cibo che si scompone, le molecole che si liberano e i nutrienti che vengono assorbiti, rendendo visibile ciò che normalmente rimane nascosto.
Un viaggio tridimensionale dentro l’apparato digerente per comprendere come l’energia che ci muove nasce da un processo invisibile, ma essenziale: la digestione.
Gli studenti, dopo aver esplorato il corpo fino alle ossa, entrano ora ancora più in profondità: nel cuore invisibile della cellula, dove si trova il DNA.
Con il visore VR osservano la doppia elica in 3D, comprendendo come le basi azotate si combinano per formare il codice genetico e possono estrarre in un laboratorio il codice della vita.
Poi, in laboratorio, estraggono il DNA da una banana o dalla propria saliva usando materiali semplici (acqua, sale, detersivo, alcol), visualizzando concretamente ciò che hanno appena visto nel mondo virtuale.