1. Fare delle scelte

Utilizziamo le Indicazioni Nazionali per il Curricolo come un "filtro", un setaccio con il quale vagliamo l'argomento di oggi (l'atmosfera) trattenendo solo alcune cose e lasciandone passare altre, sulla base di alcuni criteri:

 Fin dalla scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado l’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare, e necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari

I docenti, in stretta collaborazione, promuovono attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall’esperienza e frammentati in nozioni da memorizzare.

    Le discipline, così come noi le conosciamo, sono state storicamente separate l’una dall’altra da confini convenzionali che non hanno alcun riscontro con l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento. Ogni persona, a scuola come nella vita, impara infatti attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle conoscenze o dalle discipline, elaborandole con un’attività continua e autonoma.

Sul tema "atmosfera" partiamo da una delle (tante) mappe concettuali presenti in rete (tratta da qui). Tenendo conto di alcuni errori presenti (per esempio, la concentrazione di CO2 nell'atmosfera è 25 volte più bassa di quanto riportato nella mappa; inoltre non ha molto senso parlare di una altezza dell'atmosfera *nota ecc.), la utilizzeremo per il nostro percorso, nel senso che applicheremo alla mappa il "filtro" descritto sopra per selezionare e scegliere gli argomenti.

*nota.  A proposito dello spessore dell'atmosfera, da un punto di vista matematico non esiste alcun motivo per mettere una soglia: la pressione e la densità dei gas che circondano la Terra diminuiscono progressivamente senza alcuna discontinuità. Da un punto di vista "fisico" potremmo considerare come "spartiacque" la linea di Karman, che si trova a 100 km dal suolo. Oltre questa altitudine la densità dell'aria è così bassa che mantenere in quota un velivolo richiederebbe una velocità superiore alla velocità orbitale a quella quota. Oltre quella linea, quindi, siamo tecnicamente "astronauti nello spazio". Lo spazio esterno, quindi, non è molto lontano da noi, solo 100 km...

 

Puntiamo quindi alla qualità dell'apprendimento piuttosto che alla quantità, promuoviamo attività significative, evitiamo argomenti distanti dall'esperienza, cerchiamo di collegare insieme le discipline.

Per esempio, potremmo "sfrondare" un po' l'albero e decidere di andare in profondità su un paio di "rami".

Questo vuol dire che non diremo mai ai ragazzi come si suddivide l'atmosfera? O che non nomineremo mai la sua composizione? No, semplicemente stiamo facendo una scelta didattica, consapevoli che, in ordine di importanza decrescente, ci saranno: 

Tra questi ultimi: in contesti particolarmente favorevoli, poi, se i ragazzi sono motivati e interessati e se c'è la possibilità di dedicare tempo all'argomento, è possibile proseguire il percorso parlando di clima. Si tratta di un tema molto complesso (sono sempre 'perplessa' circa la trattazione alle scuole medie dell'effetto serra, per esempio), di cui però si sente spesso parlare dai media e che quindi potrebbe essere utile analizzare da un punto di vista scientifico in alcuni dei suoi aspetti.

Verticalità

Il tempo atmosferico potrebbe essere un tema da percorrere "in verticale": se alla primaria si affrontano gli aspetti fenomenologici, alle medie - dopo un breve ripasso di concetti già affrontati laboratorialmente - potrebbe essere possibile affrontare le cause dei cambiamenti del tempo atmosferico, come la pressione dell'aria, le correnti a scala planetaria, o gli effetti di masse di terra e di mare.


2. Laboratorio del 7-8 aprile
2. Le proprietà macroscopiche dei minerali

2. Quello che sanno gli insegnanti