La prova scritta

Domande a risposta aperta

Quesito 1 (Teorema di Pitagora) 

"Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturale delle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto il "pensare" e il "fare" e offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti dall'uomo, eventi quotidiani. In particolare, la matematica dà strumenti per la descrizione scientifica del mondo e per affrontare problemi utili nella vita quotidiana; contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri" (Indicazioni nazionali 2012).

Il candidato facendo riferimento alle finalità formative della matematica nel curricolo della scuola secondaria di primo grado, illustri le attività didattiche che si rivelano coerenti con lo sviluppo del seguente percorso formativo: 

Il Teorema di Pitagora: dimostrazioni in termini di scomposizione e ricomposizione di figure piane e possibili applicazioni interdisciplinari.

Quesito 2 (Problema con disequazione)

"Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi, che devono essere intesi come questioni autentiche e significative, legate alla vita quotidiana, e non solo esercizi a carattere ripetitivo o quesiti ai quali si risponde semplicemente ricordando una definizione o una regola. Gradualmente, stimolato dalla guida dell'insegnante e dalla discussione con i pari, l'alunno imparerà ad affrontare con fiducia e determinazione situazioni problematiche, rappresentandole in diversi modi, conducendo le esplorazioni opportune, dedicando il tempo necessario alla precisa individuazione di ciò che è noto e di ciò che s'intende trovare, congetturando soluzioni e risultati, individuando possibili strategie risolutive" (Indicazioni nazionali 2012).

Il candidato facendo riferimento alle finalità formative della matematica nel curricolo della scuola secondaria di primo grado, illustri le attività didattiche che si rivelano coerenti con lo sviluppo del seguente percorso formativo:

Presentare un problema didattico che sia risolubile in termini di una disequazione.

Quesito 3 (Tensione superficiale nei solidi e nei liquidi)

"Le scienze naturali e sperimentali sono fra loro diverse per quanto riguarda i contenuti ma, almeno a livello elementare, sono accomunate da metodologie di indagine simili. È opportuno, quindi, potenziare nel percorso di studio, l'impostazione metodologica, mettendo in evidenza i modi di ragionare, le strutture di pensiero e le informazioni trasversali, evitando così la frammentarietà nozionistica dei differenti contenuti. Gli allievi potranno così riconoscere in quello che vanno studiando un'unitarietà della conoscenza." (Indicazioni nazionali 2012).

Il candidato facendo riferimento alle finalità formative delle scienze nel curricolo della scuola secondaria di primo grado, illustri le attività didattiche che si rivelano coerenti con lo sviluppo del seguente percorso formativo: 

La tensione superficiale dei solidi e dei liquidi è molto differente per effetto della struttura dei legami chimici deboli delle molecole tra loro e, eventualmente, con il soluto. Tracciare con esempi pratici come si articolerebbe un percorso per presentare l'argomento su base interdisciplinare, con riferimento anche alla chimica ambientale.

Quesito 4  (La cellula ...)

"Le scienze naturali e sperimentali sono fra loro diverse per quanto riguarda i contenuti ma, almeno a livello elementare, sono accomunate da metodologie di indagine simili. È opportuno, quindi, potenziare nel percorso di studio, l'impostazione metodologica, mettendo in evidenza i modi di ragionare, le strutture di pensiero e le informazioni trasversali, evitando così la frammentarietà nozionistica dei differenti contenuti. Gli allievi potranno così riconoscere in quello che vanno studiando un'unitarietà della conoscenza." (Indicazioni nazionali 2012).

Il candidato facendo riferimento alle finalità formative delle scienze nel curricolo della scuola secondaria di primo grado, illustri le attività didattiche che si rivelano coerenti con lo sviluppo del seguente percorso formativo:

La cellula come organismo base del vivente. Aspetti biochimici e di trasmissione delle caratteristiche molecolari ereditarie nei procarioti. Gli organismi viventi superiori e il loro ciclo riproduttivo. Illustrare i numerosi aspetti interdisciplinari.

Quesito 5 (Calore e lavoro)

"Le scienze naturali e sperimentali sono fra loro diverse per quanto riguarda i contenuti ma, almeno a livello elementare, sono accomunate da metodologie di indagine simili. È opportuno, quindi, potenziare nel percorso di studio, l'impostazione metodologica, mettendo in evidenza i modi di ragionare, le strutture di pensiero e le informazioni trasversali, evitando così la frammentarietà nozionistica dei differenti contenuti. Gli allievi potranno così riconoscere in quello che vanno studiando un'unitarietà della conoscenza." (Indicazioni nazionali 2012).

Il candidato facendo riferimento alle finalità formative delle scienze nel curricolo della scuola secondaria di primo grado, illustri le attività didattiche che si rivelano coerenti con lo sviluppo del seguente percorso formativo: 

Non tutto il calore si può trasformare in lavoro: tracciare con esempi pratici come si articolerebbe un percorso per spiegare l' argomento su base interdisciplinare, con esempi tratti dalla realtà quotidiana.

Quesito 6 (Alunni stranieri e percorso di matematica)

La presenza di alunni stranieri impone un reale ripensamento della didattica della matematica; la forte connotazione di una classe così formata richiede altri occhi e altri riferimenti, educativi e didattici, per far convivere le diversità, costruire identità e offrire opportunità ad ognuno.

Il candidato elabori, a testimonianza del ripensamento prima citato, un percorso didattico di matematica per una prima classe di scuola secondaria di primo grado.

Domande a risposta multipla - DE

Quesito 7 

Lesen Sie den folgenden Text und beantworten Sie ausschließlich auf der Grundlage des Textes die folgende Frage, indem Sie die richtige Antwort ankreuzen. Nur eine Antwort ist korrekt.

Einführungskurs: Politische Bildung

Der Bericht zur Integration von Migrantinnen und Migranten unterstreicht die Notwendigkeit und Bedeutung von Einführungskursen zur Förderung der Integration von Migranten in die Aufnahmegesellschaften. Weiterhin wird betont, dass das Ziel solcher Kurse darin besteht, die Eigenständigkeit zu stärken und eine erfolgreiche Einführung in die Rechte, Pflichten, Möglichkeiten und Werte der aufnehmenden Gesellschaft sicherzustellen. Ein Vorbereitungskurs in Österreich konzentriert sich auf die Förderung der sozialen und interkulturellen Kompetenz und umfasst Grundlagen kultureller und sozialer Themen, die in der aufnehmenden Gesellschaft von Bedeutung sind unter Einbindung der persönlichen Rolle und der persönlichen kulturellen Prägung. Das Ziel besteht darin, Handlungsmöglichkeiten zu entwickeln, kulturelle Missverständnisse abzubauen und gleichzeitig die soziale und kulturelle Integration zu steigern.

Das Handbuch "From principles to practice: The Common Basic Principles on integration" (MPG 2010) besagt, dass Einführungskurse idealer Weise den Eindruck einer einladenden Gesellschaft vermitteln, welche den Neuankömmlingen Anreize bietet, sich für die Gemeinschaft, in der sie leben werden, verantwortlich zu fühlen. In Italien führte das Projekt "Alkhantara... sichere Integration" (was in Arabisch "Brücke" bedeutet) eine Kampagne durch, um das Bewusstsein in der lokalen Gesellschaft für die Rechte von Arbeiterinnen und Arbeitern mit Migrationshintergrund, unter Einbindung von Berufsverbänden und Schulen, zu schärfen, die Rechte dieser Arbeiterinnen und Arbeiter zu stärken und zu schützen, eine Kultur gegen die Diskriminierung am Arbeitsplatz zu etablieren und die soziale Integration dieser benachteiligten Menschen durch die Aufnahme auf dem Arbeitsmarkt zu fördern.

Die Kurse zur Staatsbürgerkunde und zur gesellschaftlichen Integration können dazu beitragen, die Erwartungen der Migranten und der Aufnahmegesellschaften aufeinander abzustimmen durch die Vermittlung von Wissen, Verständnis und Einsicht in Bezug auf das Leben im Aufnahmeland.

Aus: http://www.saminvet.eu/mod/book/tool/print/index.php?id=111&chapterid=82 [03.03.2016]

Domanda A

Der österreichische Einführungskurs für MigrantInnen will …

a) … ihre Mehrsprachigkeit unterstützen und ausbauen.

b) … ihre beruflichen Kompetenzen unter Beweis stellen.

c) … ihre sozialen und interkulturellen Kenntnisse und Fähigkeiten stärken.

d) … ihre persönliche kulturelle Prägung festigen.

Domanda B

Italien hat den Kurs „Alkanthara ... sichere Integration" organisiert mit dem Ziel, …

a) … Arbeitsplätze für Migrantinnen und Migranten zu schaffen.

b) … die Sicherheit der Migrantinnen und Migranten am Arbeitsplatz zu gewährleisten

c) … für eine Kultur des Entgegenkommens am Arbeitsplatz zu werben.

d) … Mittel zur Finanzierung von Integrationsmaßnahmen für Migrantinnen und Migranten zu sammeln.

Domanda C 

Einführungskurse für MigrantInnen sind empfehlenswert, …

a) … um ihnen ein berufliches Weiterkommen zu garantieren.

b) … um ihre Eingliederung in das Aufnahmeland zu erleichtern.

c) … um ihnen mehr Sicherheit zu garantieren.

d) … um ihnen einen Arbeitsplatz zu vermitteln.

Domanda D

Die Kurse zur Staatsbürgerkunde zielen darauf ab, …

a) … die MigrantInnen in die Rechte und Pflichten des Aufnahmelandes einzuführen.

b) … die einzelnen kulturellen und religiösen Besonderheiten des Gastlandes zu beschreiben.

c) … die Gesetze zur Familienzusammenführung zu analysieren.

d) … die wirtschaftlichen Hilfestellungen zur Unterstützung der MigrantInnen zu erläutern.

Domanda E

Einführungskurse für MigrantInnen sind wichtig, …

a) … um ihre Sprachkenntnisse in der Muttersprache und in der Landessprache zu festigen.

b) … um ihnen das Sich-Einleben im Aufnahmeland zu erleichtern.

c) … um die Einreise in das Aufnahmeland zu ermöglichen.

d) … um ihre Kinder in der Schule unterstützen zu können.

Quesito 8 

Lesen Sie den folgenden Text und beantworten Sie ausschließlich auf der Grundlage

des Textes die folgende Frage, indem Sie die richtige Antwort ankreuzen. Nur eine Antwort ist korrekt.

50 Jahre türkische Gastarbeiter in Deutschland - Deutschland ist multikulturell geworden

Die neue deutsche Geschichte begann vor fünfzig Jahren; sie begann 1961 an einem Montag, nach einem viel zu warmen Monat Oktober; sie begann so, dass niemand es merkte […]. Als staatsrechtlich bedeutsamen Akt verstand es niemand, dass da zwei Seiten Papier hin- und hergeschickt wurden. Im Text dieser zwei Seiten ging es ja nur um eine Art Liefervertrag: Das Auswärtige Amt in Bonn gab in einem kurzen Schreiben an die türkische Botschaft eine Bestellung auf - und die Botschaft beehrte sich mitzuteilen, dass sie gerne liefern werde. Es handelte sich nicht um die Lieferung von Haselnüssen für bundesdeutsche Kantinen, sondern um die Lieferung von billigen Arbeitern für die bundesdeutsche Wirtschaft, genannt „Vermittlung von türkischen Arbeitnehmern nach der Bundesrepublik Deutschland".

Dieser Tag hat Deutschland verändert. Es war ein historischer Tag ohne tagesaktuelle Bedeutung.

[…]

In Berlin wurde derweil die Mauer weiter hochgezogen. Damit war das Nadelöhr in den Westen zubetoniert, der Eiserne Vorhang dicht, der Zustrom von Menschen aus dem Osten gestoppt. Die Industrie war aber auf diesen Zustrom angewiesen. Die Wirtschaft boomte, Arbeitslose gab es nicht. Die Hochöfen mussten geschürt, die Autos zusammengebaut werden. Ford und Opel brauchten fleißige und billige Arbeiter, und die Türkei hatte welche. Die Bundesregierung ließ sie kommen.

Das war die Situation am türkeiwarmen Montag, 30. Oktober 1961. Das Anwerbeabkommen mit der Türkei war eine der Folgen des Mauerbaus. Walter Ulbricht wurde so zum Vater eines neuen Deutschland, indirekt, ungewollt und ohne dass es jemand hierzulande oder in der Türkei geahnt hätte. Und die türkischen Arbeiter gestalteten das Wirtschaftswunder mit. Heute gibt es deutsche Politiker, die Evrim Baba, Mustafa Kara, Eran Toprak oder Nesrin Yilmaz heißen, es gibt eine Sozialministerin Aygül Özkan in Niedersachsen, eine Integrationsministerin Bilkay Öney in Baden-Württemberg und einen Parteivorsitzenden namens Özdemir.

Aus: Heribert Prantl, 50 Jahre türkische Gastarbeiter in Deutschland, http://www.sueddeutsche.de/, [28. 10. 2011].

Domanda A 

Der Journalist stellt die Ankunft der ersten türkischen Arbeiter in Deutschland als ein Ereignis dar, …

a) … das 1961 als bedeutend wahrgenommen wurde.

b) … das wie eine Lieferung von Haselnüssen behandelt wurde.

c) … das staatsrechtlich unbedeutend war.

d) … das für die türkische Regierung 1961 eine Ehre bedeutete.

Domanda B

Der Bau der Berliner Mauer …

a) … beeinflusste die türkische Einwanderung in die Bundesrepublik nicht.

b) … war die Ursache für die türkische Einwanderung in die Bundesrepublik.

c) … war eine Reaktion der DDR auf die Einwanderungspolitik der Bundesrepublik.

d) … war eine Folge der türkischen Einwanderung.

Domanda C

Das Anwerbeabkommen mit der Türkei …

a) … wurde nur für Ford und Opel abgeschlossen.

b) … wurde von Ford und Opel auf den Weg gebracht.

c) … kam Ford und Opel recht.

d) … half Ford und Opel aus einer wirtschaftlichen Krise.

Domanda D

Der Journalist stellt fest, dass die türkischen Arbeiter in der Bundesrepublik …

a) … am wirtschaftlichen Aufschwung teilhatten.

b) … den wirtschaftlichen Aufschwung verpasst haben.

c) … den wirtschaftlichen Aufschwung hemmten.

d) … den deutschen Arbeitern die Arbeit wegnahmen.

Domanda E

Aus der Sicht des Journalisten ist die Integration der türkischen Einwanderer …

a) … nur zum Teil gelungen, da Evrim Baba, Mustafa Kara und die anderen erwähnten Personen Ausnahmen darstellen.

b) … an einem guten Punkt, wie die Beispiele Evrim Babas, Mustafa Karas und der anderen erwähnten Personen zeigen.

c) … nicht gelungen, weil sie sich auf den Bereich der Politik beschränkt.

d) … gefährlich, da die türkischstämmigen PolitikerInnen sich nur für die Interessen ihrer Landsleute einsetzen.

Domande a risposta multipla - EN

Quesito 7 

Choose the answer which fits best according to the text.

Helping immigrant students to succeed at school

How school systems respond to migration has an enormous impact on the economic and social well-being of all members of the communities they serve, whether they have an immigrant background or not. Some systems need to integrate large numbers of school-age migrants and asylum seekers quickly; some need to accommodate students whose mother tongue is different from the language spoken in the host community or whose families are socioeconomically disadvantaged; some systems are confronted with all three challenges at once.

The fact that the educational, social and emotional success of immigrant students differs so widely across countries, and that countries pursue such different policies and practices in leveraging the potential of immigrant children, underlines that there is much that countries can learn from each other.

In most countries, first-generation immigrant students (students born outside the destination country whose parents were also born outside that country) perform worse than students without an immigrant background, and second-generation immigrant students perform somewhere between the two. Although many immigrant students perform relatively poorly compared to non-immigrant students, they can perform at high levels by international standards. The performance of immigrant students differs widely across countries.

The performance gap between first-generation immigrant students and students without an immigrant background tends to be wider in reading than in mathematics or problem solving. This suggests that language barriers to text comprehension may be key in explaining performance differences between these two groups of students.

Immigrant students tend to perform better in PISA in countries with highly selective immigration policies. But while the culture and education students had acquired before migrating have a profound impact on students' achievement at school, the performance of immigrant students is even more strongly related to the characteristics of the school systems in their host country.

Excerpted from: Helping immigrant students to succeed at school – and beyond OECD 2015

Domanda A

 Among the challenges faced by school systems in responding to migration are

a) the social and economic impact of students

b) holding back asylum seekers who speak their native language only and may come from economically disadvantaged families

c) the emotional differences among migrant children

d) integrating school age migrants who may not speak the local language and may come from economically disadvantaged families

Domanda B 

With regard to student performance, in most countries

a) all students, no matter their background, perform poorly

b) first and second generation immigrant students tend to get higher marks

c) first-generation immigrant students get lower grades than their non-immigrant peers

d) first-generation immigrant students perform just as well as their non-immigrant peers

Domanda C

The performance gap between first generation immigrant students and non immigrant students refers to

a) a difference in performance between students

b) similar performance between students

c) high levels of performance for all students

d) poor performance for all students

Domanda D

Performance differences in reading among immigrant and non immigrant students may be due to

a) poor Maths competencies

b) international standards

c) selective immigration policies in host countries

d) language barriers in text comprehension

Domanda E

In considering the impact that the school system has on immigrant students, it can be stated that

a) the characteristics of the school system in the host country should be the same as the students’ country of origin

b) the characteristics of the school system have no influence on the performance of immigrant students

c) the performance of immigrant students is unrelated to the characteristics of the school system

d) the characteristics of the school system of the host country are important for the performance of immigrant students

Quesito 8 

Choose the answer which fits best according to the text.

Measures to ensure a good flow of information between schools and immigrant families exist in some form everywhere in Europe

The involvement of parents in their children's education is widely recognised today as a crucial element of integration and school success. However, many immigrant parents are likely to encounter difficulties of a linguistic or cultural nature and measures to ensure that information is passed on efficiently between schools and immigrant families, specifically by using languages other than those used at school, are therefore essential.

Provision of interpreters speaking the mother tongue language of the immigrant family is the most widespread of the practices, and is often supported by central authorities. However, it is rarely an obligation, and in certain cases the cost of these services can be charged to schools.

In around two thirds of the countries, written information on the school system is published for immigrant families present in the country or region in question, but these publications are generally published in a limited range of languages. In around half of the countries, the national or highest-level education authorities are responsible for these publications. In some cases, local authorities or schools may be responsible for publications, and this may facilitate more appropriate responses to local linguistic needs.

Information more often than not addresses general matters, such as how the education system is structured at the different education levels, enrolment, assessment and orientation procedures, parental participation, and parental rights and obligations.

The appointment of resource persons specifically responsible for welcoming and guiding immigrant pupils and serving as a liaison with their families is a widespread practice in Europe. Resource persons responsible for reception and orientation of immigrant pupils are most commonly teachers, and less often working for local specialised agencies. It is mainly primary and secondary education levels that are the focus of such measures.

Excerpted from Integrating Immigrant Children into Schools in Europe Communication with families and opportunities for mother tongue learning

Education, Audiovisual & Culture Executive Agency (EACEA)

Domanda A

They key issue of the text is

a) the gap between immigrant families and non-immigrant families

b) to prove the gap between the schools and the families

c) the great knowledge between the school and immigrant families

d) how to encourage the relationship between immigrant families and schools

Domanda B

Among the problems encountered by immigrant parents are

a) central authorities and interpreters

b) using other languages than those used at school

c) linguistic and cultural difficulties

d) school success and nature

Domanda C

The most widespread measure used to ensure that information is passed on efficiently to immigrant families is

a) arranging for interpreters speaking the mother tongue language of immigrant families

b) to charge schools for the cost of interpreters

c) arranging for local authorities to pass on information to immigrant families

d) to impose by law that all schools use an interpreter

Domanda D

In many countries, information on the school system for immigrant families is given

a) in oral form through interpreters

b) in the host country language

c) in written form published in different languages

d) at different education levels

Domanda E

A Resource Person is someone who

a) researches and works for immigrant students

b) welcomes and guides immigrant students

c) teaches and guides immigrant students

d) serves and feeds immigrant students

Domande a risposta multipla - ES

Quesito 7 

Lea el siguiente texto y conteste, únicamente sobre la base de lo que ha leído, la siguiente pregunta. Sólo una respuesta es correcta.

Organización de las Aulas de Acogida

Las Aulas de acogida se constituyen como una modalidad de agrupamiento para la adquisición de la competencia lingüística en español del alumnado extranjero. (…) Se desarrollan en segundo y tercer ciclo de Ed.

Primaria y en Ed. Secundaria Obligatoria.

El paso por estas Aulas de Acogida será transitorio, y consistirá en un proceso progresivo de incorporación al grupo de referencia. Para ello se consideraran tres niveles:

Nivel 1. Adscripción no superior a tres meses, y limitándose al tiempo estrictamente necesario para el desenvolvimiento mínimo en lenguaje oral en español, que le permita al alumno interpretar adecuadamente la vida del centro educativo y el entorno en el que va a vivir. (…). En esta fase, conforme el alumno va adquiriendo competencia comunicativa se va incorporando de manera progresiva, en aquellas áreas que se determine, a su grupo de referencia.

Nivel 2. El periodo de esta fase está previsto que no superare el curso escolar y en él se formarán grupos para el desarrollo de las áreas, de manera adaptada, de Lengua Castellana y Literatura, Matemáticas, Ciencias Sociales, Ciencias de la Naturaleza y en su caso Lengua extranjera, con un tratamiento globalizador e interdisciplinar que permita continuar la adquisición de competencias lingüísticas y responder a los intereses del alumnado. El resto del horario lectivo semanal se cursa por el alumno en sus grupos de referencia mediante las adaptaciones curriculares individuales que sean necesarias.

Nivel 3: Al alumnado que se encuentra en el Aula de Acogida de competencia lingüística en el Nivel 2 por un periodo de un curso escolar se determinará la modalidad organizativa en la que puede ser incorporado con las adaptaciones curriculares precisas individuales, que sean necesarias, debiéndose realizar, éstas, de manera coordinada entre el profesorado de apoyo y el profesor del área y grupo correspondiente.

(Adaptado de: Sobre la atención educativa al alumnadoextranjero para la adquisición de la competencialingüístico comunicativa en español, en la región de murcia, JOSÉ EMILIO LINARES GARRIGA, Consejería de Educación, Ciencia e Investigación. Región de Murcia, CENTRO VIRTUAL CERVANTES)

Domanda A

¿Qué son las Aulas de Acogida?

a) Grupos creados para alumnos no nativos con el fin de que estos refuercen una competencia lingüística en español y que se desarrollan en las últimas fases de la educación Primaria y en Secundaria

b) Grupos específicos de acogida a alumnos con dificultades en las últimas fases de la educación Primaria y en Secundaria

c) Grupos creados para alumnos extranjeros de Primaria y Secundaria que sirvan para darles apoyo y acogerlos en la comunicad

d) Grupos para una mejor adquisición en competencia comunicativa creados en el aula para acoger a los alumnos no nativos

Domanda B 

Según el texto,

a) las Aulas de Acogida no son permanentes, están creadas para alumnos con dificultades solo cuando las soliciten

b) las Aulas de Acogida durarán todo el curso, aunque el alumno poco a poco se vaya incorporando a su grupo de referencia

c) los alumnos pueden recurrir a estas Aulas de Acogida en diversos momentos del curso, pero no de forma continuada, puesto que tienen que estar integrados en su grupo de referencia

d) los alumnos no estarán permanentemente en estas Aulas de Acogida, sino que se irán integrando en el grupo de referencia de forma progresiva

Domanda C

En el nivel 1,

a) el objetivo es que el alumno adquiera las competencias básicas orales para defenderse en el entorno educativo y de su vida cotidiana

b) el objetivo es que el alumno desarrolle la competencia oral para entender las explicaciones que se dan en el aula

c) el alumno desarrollará una competencia lingüística general que le permita solucionar problemas en su entorno más inmediata

d) el alumno adquirirá las competencias necesarias para una correcta interpretación en el contexto del centro educativo

Domanda D

En el nivel 2,

a) se dará apoyo a los alumnos que tengan dificultades en Lengua Castellana y Literatura, Matermáticas, Ciencias Sociales y Ciencias de la Naturaleza o Lengua Extranjera para que progresen en estas materias durante el año

b) también se tratan materias científicas para progresar en la competencia lingüística y no durará más de un curso escolar

c) las Aulas se crearán para quien quiera profundizar o mejorar en materias determinadas tanto de ciencias como humanísiticas durante el año escolar

d) se pretende el desarrollo de la competencia lingüísitca en materias curriculares en un periodo no inferior a un año

Domanda E

En el Nivel 3,

a) el objetivo del Aula de Acogida es la adaptación del currículo a las necesidades del alumno con la ayuda  del profesor de apoyo

b) el alumno continúa con un profesor de apoyo, que le indica al profesor de área cómo se debe adaptar el currículo en cada caso individual

c) el alumno se integra plenamente en el grupo de origen y sigue el currículo oficial con el resto de los compañeros

d) el grupo, el profesor de área y el profesor de apoyo determinan de forma consensuada cómo puede ser adaptado el currículo

Quesito 8 

Lea el siguiente texto y conteste, únicamente sobre la base de lo que ha leído, la siguiente pregunta. Sólo una respuesta es correcta.

Multilingüismo en las aulas

El ámbito sociopolítico en el que más claramente se observan las influencias de una u otra ideología o política es el educativo. Son múltiples los modelos educativos generados, que difieren entre sí dependiendo de las preferencias políticas y sus finalidades en la incorporación del diferente en las aulas. Los principales, el modelo segregador (que distribuye a estudiantes y profesores según su raza, grupo étnico, clase o variedad lingüística), el asimilador (no contempla modificaciones ni medidas especiales en absoluto), el multicultural (con medidas de sensibilización cultural y discriminación positiva en su versión más antirracista) y el intercultural.

En los contenidos curriculares se expresa de forma material el conocimiento que adopta cada una de esas ideologías. En la ideología que sustenta el modelo educativo segregador todo se construye deslegitimando al resto de grupos (sociales o culturales) a través de procedimientos discriminadores que mantienen una relación de dominación, aunque solo sea simbólica.

En el modelo asimilador la cultura dominante es la «mejor» y ni siquiera es necesario hacerlo explícito, simplemente se elimina todo elemento diferencial o se escogen aquellos rasgos más negativos del diferente para mostrar que, por lógica y no por etnocentrismo, se proclama la cultura más democrática y la única garante de la igualdad de derechos.

En el modelo multicultural, los materiales docentes tienen presentes todas las culturas con mayor peso en la sociedad, e incluso otras que pueden manifestar algún rasgo de interés cultural, sobre todo a través de sus rasgos más visibles y diferenciales (gastronomía, folclore, manifestaciones artísticas, música, costumbres más tipificadas). De este modo, complementan los contenidos de la cultura dominante.

El modelo intercultural, basado en la ideología integradora, promueve que todas las culturas —dominante y minoritarias— están presentes en base de igualdad en los libros de texto y en los contenidos curriculares cuyos conocimientos y destrezas se van a evaluar. Se resalta aquello que diferencia pero también lo que une a toda la especie humana. Además, se presentan formas y estrategias de aprender de la cultura del otro y de ser crítico con la propia para llegar a un enriquecimiento mutuo crítico.

Cvc.cervantes.es/ensenanza/biblioteca_ele/inmigracion/didactica_inmigrantes/alcala02.htm, Multilingüismo en las aulas: procedimientos de inclusión y exclusión

Domanda A

Según el texto, encontramos modelos educativos que

a) no son tan diversos, simplemente se deben alternar periódicamente para que la integración del inmigrante sea satisfactoria

b) no son tan diversos pero la política del país en cuestión decide si alternarlos o no 

c) son diversos y no todos se preocupan del diferente en las aulas

d) son diversos y puede predominar uno u otro según el orden establecido y la política

Domanda B 

Para el autor del artículo,

a) la ideología del modelo educativo segregador defiende la legitimización del resto de grupos

b) cada modelo educativo configura su ideología en los propios contenidos curriculares

c) la relación de dominación en el modelo asimilador puede o no ser simbólica

d) las ideologías no siempre se detallan en los distintos modelos curriculares

Domanda C

Para el modelo asimilador

a) hay que seguir una práctica lógica que no es por fuerza etnocentrista

b) la lógica no tiene nada que ver para determinar la cultura dominante

c) el centro de atención está en la escuela y lo que representa para el inmigrante

d) no siempre se sigue un procedimiento etnocentrista, sino también simbólico

Domanda D

En el modelo multicultural

a) consideran, entre otros aspectos, las características diferenciales de las culturas

b) los docentes se centran únicamente en la gastronomía, folclore, manifestaciones artísticas, música y las costumbres más tipificadas

c) no siempre se tienen en cuenta los rasgos de interés cultural, depende de la escuela que siga el modelo

d) se complementan los contenidos de la cultura del inmigrante

Domanda E

El modelo intercultural, según el texto

a) prohíbe la crítica de la propia cultura

b) no siempre se busca el enriquecimiento mutuo, depende de la escuela

c) propone un currículo en el que todas las culturas se encuentran en el mismo nivel

d) siempre se da importancia a resaltar más las diferencias de lo que une a toda la especie humana

Domande a risposta multipla - FR

Quesito 7 

Lisez le texte et répondez aux questions suivantes en cochant la bonne réponse :

Au cours des dernières décennies, la France, à l'image des autres pays européens, a changé. Avec elle, les conceptions théoriques et les applications pratiques de la citoyenneté ont évolué. Au fur et à mesure que les styles de vie et les modes de relation avec autrui se diversifient, le concept de citoyenneté se transforme et s'élargit. Il s'ensuit que l'on ne peut parler de la citoyenneté dans la pure abstraction. Ce terme prend des significations diverses qui relèvent du contexte politique, social et culturel, voire de l'environnement immédiat.

L'éducation à la citoyenneté fondée sur des valeurs que chaque Nation voudrait universelles prend sens par rapport aux exigences et aux besoins d'un État particulier. En visant l'intégration du futur citoyen dans le cadre politique et sociétal d'un pays, elle assigne à tout éducateur l'objectif suprême d'inclure et non d'exclure, de faire participer et non de marginaliser, de favoriser l'émergence d'une pensée, l'élaboration de choix autonomes au détriment de la consommation passive de services et produits culturels d'une économie de marché. Dans ce contexte, l'institution scolaire est saisie d'une urgence : former les élèves afin d'en faire de « bons citoyens », c'est à dire doter les jeunes de capacités leur permettant de contribuer au « vivre ensemble » selon les valeurs et la loi communes. En France, dans l'offre de formation continue des enseignants, la dimension de l'éducation à la citoyenneté est prise en compte. Si d'un établissement à l'autre, elle peut prendre des formes diverses, elle repose néanmoins sur un certain nombre de caractéristiques communes. En particulier, dans le cadre des valeurs de la République, le professeur par son enseignement et ses actions éducatives contribue à ce que ses  élèves acquièrent une culture politique, développent une pensée critique et certaines attitudes, participent activement à la vie démocratique de l'école et, le moment venu, de la cité.

Source : media.eduscol.education.fr/.../citoyennete_actes.

Domanda A

Selon l'auteur, le concept de citoyenneté :

a) a plusieurs sens qui évoluent dans le temps selon les contextes.

b) dépend principalement des éducateurs et des familles.

c) relève de l’institution scolaire et de ses enseignements.

d) a un sens abstrait et universel que l'on peut appliquer à n'importe quelle époque et société.

Domanda B

L'éducation à la citoyenneté assigne aux professeurs la tâche :

a) d’intégrer les élèves au sein d’une communauté.

b) d’éloigner les élèves qui se désintéressent de futur de leur société.

c) de former à l'insertion professionnelle.

d) de marginaliser les élèves incapables de vivre ensemble.

Domanda C 

Selon l'auteur du texte les éducateurs devraient:

a) imposer le respect des droits humains à travers une éducation rigide.

b) détourner les élèves de l’engagement civique et politique.

c) encourager chez les élèves le développement du sens critique.

d) punir la transgression des valeurs républicaines.

Domanda D

En France, la formation continue des enseignants prend en compte:

a) la psychologie des élèves.

b) les risques de la marginalisation.

c) le domaine de l’éducation à la citoyenneté.

d) les nouveaux produits culturels de l'économie du marché.

Domanda E

Selon l'auteur du texte, acquérir une culture politique signifie :

a) connaître dans le détail l’histoire des Nations.

b) avoir une conscience profonde des problèmes politiques du pays où l’on vit.

c) reconnaître les valeurs d’une vie en commun et développer le sens critique.

d) s’engager politiquement et s’inscrire à un parti.

Quesito 8

Lisez attentivement le texte et répondez aux questions en cochant la bonne réponse

La volonté de créer un lien direct entre les ressortissants des États membres et les institutions européennes est ancienne. Elle prend forme, pour la première fois, au sommet de Paris de 1974, lorsqu'un groupe de travail reçoit pour mission d'examiner la possibilité d'attribuer des droits spéciaux aux ressortissants de la Communauté économique européenne (CEE). Le vocabulaire reste neutre, mais les bases de la citoyenneté européenne sont posées. Il s'agit de mettre en oeuvre la volonté des Pères fondateurs de bâtir « une union sans cesse plus étroite entre les peuples de l'Europe ».

En dépit des pressions exercées par le Parlement Européen en faveur de l'institution de la citoyenneté européenne, il faut attendre le Conseil européen de Fontainebleau des 25 et 26 juin 1984 pour voir les chefs d'État ou de gouvernement des États membres affirmer « qu'il est indispensable que la Communauté réponde à l'attente des peuples européens en adoptant les mesures propres à renforcer et à promouvoir son identité et son image auprès de ses citoyens et dans le monde ». L'autre élément décisif est constitué par la conclusion des accords de Schengen (14 juin 1985). Ils préfigurent en effet l'abolition totale des frontières intérieures de l'UE en supprimant graduellement les contrôles aux frontières communes aux États signataires de l'accord.

C'est dans ce contexte que le traité sur l'Union européenne, signé à Maastricht le 7 février 1992, a institué une citoyenneté de l'Union. L'obligation de ne pas empiéter sur les compétences des États membres relatives à l'attribution de la nationalité imposait de retenir une conception originale de la citoyenneté. La citoyenneté européenne est une citoyenneté de superposition. Son attribution est ainsi intimement liée à la possession de la nationalité de l'un des États membres de l'UE, sans rattachement à une nationalité européenne qui n'existe pas.

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Domanda A 

Qu'a provoqué le sommet de Paris de 1974 ?

a) La séparation des différents peuples de l’Europe.

b) L’attribution de droits spéciaux aux ressortissants de la CEE.

c) La création de frontières entre les ressortissants de la CEE et les institutions européennes.

d) Le refus de la citoyenneté européenne.

Domanda B

Quelles sont les conséquences du Conseil Européen de Fontainebleau ?

a) Le contrôle des gouvernements des États membres.

b) Les chefs des États membres affirment ce qui est indispensable pour changer le citoyen.

c) Les chefs des États membres affirment ce qui est indispensable pour promouvoir l’identité du citoyen européen.

d) Les chefs des États membres affirment ce qui est indispensable pour annuler l’identité du citoyen.

Domanda C

Quel est le but des accords de Schengen ?

a) L’abolition totale des frontières intérieures de UE.

b) La nécessité de supprimer seulement quelques frontières à l’est de Schengen.

c) Le renforcement des frontières intérieures de UE.

d) La nécessité de contrôler toujours les frontières.

Domanda D

Le traité sur l'Union Européenne a été signée à :

a) Paris.

b) Fontainebleau.

c) Schengen.

d) Maastricht.

Domanda E

La citoyenneté européenne est-elle une citoyenneté de superposition ?

a) Oui, puisqu’elle n’est pas liée à la possession de la nationalité de l’un des États membres de l’UE.

b) Oui, puisqu’elle est liée à la possession de la nationalité de l’un des États membres de l’UE.

c) Oui, mais sans aucun rattachement à une nationalité européenne.

d) Non, elle n’est pas une citoyenneté de superposition.