07. Leggere il meteo

La meteorologia è una disciplina molto complessa ed il suo studio richiede conoscenze e competenze specialistiche che non possono essere proposte in una scuola media. 

Quello che possiamo fare è applicare quanto sappiamo sull'aria ai fenomeni meteorologici che sperimentiamo, indagarne le cause e capire le informazioni (o almeno alcune delle informazioni) fornite dal bollettino meteo, ormai nostro compagno quotidiano.

Riuscire a leggere una carta del tempo richiede di mettere in gioco conoscenze e abilità tecniche in un contesto che è quello della vita quotidiana. 

Saper leggere una carta tematica

L'interpretazione dei simboli  convenzionali

Competenze  approfondite sulle cause dei movimenti delle masse di aria

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Cercare in rete la carta del giorno (le trovate qui: http://www.eurometeo.com/italian/maps)

Individuare linee simboli lettere numeri

Le isobare e la loro disposizione

Cosa significano le lettere L e H (se trovate una carta in italiano sono le lettere B ed A)

Cosa significano i numeri lungo le isobare (in quale unità di misura?)

Discutere come si muove l'aria intorno ai punti L e H e perché

L'aria non fluisce "da" una zona di alta pressione ad una di bassa pressione: fluisce "intorno" alle zone di alta e bassa pressione. La direzione del vento segue quindi le isobare:nel nostro emisfero, in senso orario intorno alle zone di alta pressione (anticicloni) ed in senso antiorario intorno alle zone di bassa pressione (cicloni). Più vicine sono tra loro le isobare, più forte sarà il vento. (NB: tutto questo vale soprattutto sui mari; sulla terraferma l'orografia complica un po' le cose)

L'andamento dei venti a scala globale è visualizzabile in tempo reale in questo meraviglioso sito, nel quale possiamo verificare se quanto detto sopra è vero o no:

La pressione diminuisce perché masse di aria meno dense (perché più calde ed umide) si muovono verso l'alto.

Cosa succede in un sistema di bassa pressioni (area ciclonica): Aumentano nuvolosità, venti, temperature e probabilità di precipitazioni.

I cicloni tropicali vengono anche chiamati uragani (America) e tifoni (Asia)

Viceversa, in un sistema di alte pressioni (anticiclone) si hanno basse probabilità di precipitazione, condizioni stabili, aria più secca.

Questo comporta cielo sgombro da nubi significative, scarsa ventilazione, visibilità in pianura e nelle valli limitata da dense foschie e nebbie nelle ore notturne e del primo mattino, accumulo massiccio degli inquinanti nei bassi strati dell'atmosfera.

Uragano del 1996 sul Tirreno. Tale evento causò danni in tutte le regioni tirreniche, la Sicilia e lo Ionio

Area anticiclolonica sulle coste della Tasmania. Trattandosi di un anticiclone nell'emisfero meridionale, il movimento delle masse di aria è antiorario

Sulla carta sono anche visualizzati, con diversi simboli, i fronti d'aria. Il nome dei fronti d'aria (freddo, caldo) dipendono da quale massa di aria ha una maggiore velocità rispetto all'altra.

Prima di addentrarci in questa discussione, chiediamoci se i ragazzi hanno gli strumenti per rispondere a questa domanda:

Cosa succede se una massa di aria calda/fredda si muove verso una massa di aria più fredda/calda?

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A questa domanda risponde il lavoro di laboratorio didattico proposto da Elena Gattiglio per l'esame finale di Scienze della Terra: vedi pagina 

Lab6. L'aria si muove

1. Fare delle scelte
2. Laboratorio del 7-8 aprile
2. Le proprietà macroscopiche dei minerali

Lab8. Costruire strumenti