06. Il colore cambia

Viene adesso ripresa l’attività operativa sui cristalli.

Dopo aver fatto osservare cristalli di vario tipo, chiediamo agli alunni cosa differenzia i cristalli tra loro e ci permette di riconoscerli. 

Gli alunni rispondono per prima cosa, uno degli aspetti più appariscenti, il colore. 

Collochiamo sul banco alcuni cristalli di quarzo (gli alunni non sanno che sono dello stesso minerale) di diverso colore (cristallo di rocca, quarzo citrino, quarzo affumicato, ametista, ecc) e di dimensioni diverse; alcuni sono cristalli singoli altri sono aggregati su matrice. Chiediamo agli alunni di osservare e rilevare gli aspetti comuni e le differenze. 

 Ogni alunno è in grado di porre l’attenzione sul colore, l’habitus cristallino (magari con la lente) e le diverse dimensioni dei cristalli.. ..è necessario specificare agli alunni che l’osservazione va eseguita su ogni singolo cristallo, anche se le differenze in dimensione sono notevoli 

Dalle osservazioni degli alunni emergono molte differenze, tra cui naturalmente il colore, mentre la forma, se osservata attentamente con la lente anche nei cristalli più piccoli, si presenta molto simile. Dalla discussione collettiva, emerge dunque che, anche se il colore è diverso, potrebbe trattarsi di cristalli dello stesso minerale. 

Da ciò viene dedotto che in genere il colore non può essere preso come caratteristica distintiva. Il colore di un minerale può variare a causa di piccolissime impurezze o a deformazioni del reticolo cristallino dovute a radioattività, che possono rendere il cristallo magari più interessante per scopi decorativi.

05. Come si formano i minerali 

2. Le proprietà macroscopiche dei minerali
2. Laboratorio del 7-8 aprile
4. Ricostruire il ciclo delle rocce

07. La forma cambia, gli angoli no