Il sogno di Nobuyuki Tsujii

http://www.corrieredellospettacolo.com/2011/11/il-sogno-di-nobuyuki-tsujii.html

This piece was brought to my attention on December 18, 2011.  It is written about a performance than I knew about, which took place in the summer of 2010 at the Tuscan Sun Festival, where Nobuyuki Tsujii performed a Mozart concerto with an Italian Orchestra.  I am grateful to the website of Mr. Duranti Poccetti, which alerted me to his piece, and happy to have this piece in my collection of "critics' reviews" of Nobu's performances.

testata fondata e diretta da Stefano Duranti Poccetti, scrittore, critico e giornalista pubblicista, laureato in "Musica e spettacolo" e responsabile dell'Ufficio Stampa del Teatro Signorelli di Cortona. Per contatti: stefano.duranti@yahoo.it

(magazine founded and directed by Stefano Duranti Poccetti, writer, critic and journalist, graduated in "Music and Entertainment" and head of the Press Office of the Teatro Signorelli in Cortona. Contact: stefano.duranti @ yahoo.it)

(Scroll down for English translation)

Il toccante pianismo di Nobuyuki Tsujii e l’elegante tecnica violinistica dell’appena sedicenne Chad Hoopes danno luogo alla seconda serata dell’ottava edizione del Festival del Sole Toscano.

L’orchestra dei “Sinfonici del Maggio Musicale Fiorentino” è artefice di un’ottima prova, diretta da Julian Kovatchev, capace di guidarla in modo sicuro e fluido. Questo si nota fin dall’inizio, quando nella “Sinfonia in Sol maggiore n. 37” di Mozart tutto risulta ben organizzato e organico. L’orchestra ha eseguito questo brano in maniera pulita, lasciando gli spazi al respiro della composizione. E così continua bene per tutta la serata la direzione del maestro, anche quando deve accompagnare l’atteso pianista giapponese. Egli, cieco fin dalla nascita, nato con la capacità d’imparare pezzi musicali, anche molto complicati, a orecchio, suona in modo brillante, commovente e anche, in qualche modo, romantico il “Concerto in Re Maggiore no.26”, sempre del compositore austriaco. Se chiudiamo gli occhi mentre suona, riusciamo a entrare ancora di più nel suo mondo, nel suo universo di poeticità, di liricità, di particolari sensazioni, nel suo universo posto su un piano superiore a quello umano. Molto interessante l’uso del pedale, usato in modo da sfumare in modo sentimentale l’intero concerto, offrendo quella emotività che spesso è assente nella musica settecentesca. Gli applausi del pubblico sono continui e incessanti, forse si spera in un bis, che purtroppo non arriva. Si chiude così la prima parte dello spettacolo. La seconda è dedicata a “Le quattro stagioni di Vivaldi”, concerto più volte portato al Festival. Quest’anno l’esecuzione solista tocca al giovanissimo violinista Chad Hoopes, accompagnato dalla narrazione dei sonetti, scritti probabilmente dallo stesso Vivaldi per queste musiche, da parte dell’attore Charles Dance. Veramente buona la prova di Chad, sia dal punto di vista interpretativo che tecnico, autoritario sul palco, nonostante la sua giovane età. Egli non ha neanche dimenticato di deliziare il pubblico con due bis, uno da Telemann e uno da Paganini, l’uno lirico, l’altro virtuoso, ma entrambi suonati con efficacia. Dopo l’apertura quindi è andata bene anche questa seconda serata dove è notato anche un aumento degli spettatori, a cui, scrive Vivaldi, il sonno allieterà la piacevolezza passata : “Celebra il Vilanel con balli e Canti/del felice raccolto il bel piacere/ e del liquor de Bacco accesi tanti/ finiscono col Sonno il lor godere”. 

Stefano Duranti Poccetti (Tuscan Sun Festival 2010, da Il Nuovo Corriere Aretino)

Pubblicato da Stefano Duranti Poccetti a 05:08

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Etichette: Spettacoli di musica

Friday, November 25, 2011

The dream of Nobuyuki Tsuji

The moving  piano of Nobuyuki Tsuji and the elegant violin technique of sixteen year old Chad Hoopes gave rise to the second evening of the eighth edition of the Tuscan Sun Festival.

The orchestra of the "Symphony of the Maggio Musicale Fiorentino" built up a great performance, directed by Julian Kovatchev, was able to proceed  safely and smoothly. This is to be expected of the "Symphony in G major No. 37 " by Mozart,  well organized and everything organic. The orchestra performed this work cleanly, leaving spaces for the breath of the composition. And so it continued well throughout the evening under the direction of the maestro, even when he had to accompany the Japanese pianist Nobuyuki Tsujii. He, blind from birth but born with the ability to learn even advanced music by ear, generated sounds so brilliant, moving and even, in some ways romantic out of "Concerto No.26 in D Major" by  the Austrian composer. If we close our eyes during the performance, we can get even deeper into his world, his universe of poetry, the lyricism of particular sensations,  a universe  on a higher plane than human. Very interesting use of the pedal, used to fade in a sentimental way throughout the whole concerto, offering the emotion that is often lacking in the eighteenth-century music. The applause of the audience was continuous and incessant, perhaps hoping for an encore, which sadly never came. So ended the first part of the show. The second is devoted to "The Four Seasons by Vivaldi," brought together several times at the Festival. This year's running solo violinist Chad Hoopes is up to the very young, accompanied by the narration of the sonnets, probably written by Vivaldi himself to this music by actor Charles Dance. Chad really good test, both from a technical point of view of interpretation, authoritative on stage, despite his young age. He has not even forgotten to delight the audience with two encores, one by one by Paganini and Telemann, one lyrical, the other virtuous, but both played effectively. After the opening has gone well so this second evening where you also noticed an increase in viewers, which, Vivaldi wrote, sleep will brighten the pleasant past: "Celebrate the Vilanel with dances and songs / collected the great pleasure of the happy / CSF and turned many of Bacchus / end up on their sleep to enjoy. "

Stefano Duranti Poccetti (Tuscan Sun Festival 2010, by The New Courier Aretino)