Leonforte si prepara al Natale

di Siria Garofalo, Anna Castro e Olga Giunta 3 E

Autore dipinto Antonio Maria

Leonforte presenta il Natale con delle particolari tradizioni che cura e continua a mantenere da tempo. Ogni anno dal 16 dicembre fino alla notte della Vigilia  vengono celebrate le novene. ”A Nuvena di Natali”, dal latino “Novena Natalis””, dura nove giorni, periodo in cui Leonforte si prepara alla nascita del Messia. Viene attesa come un avvenimento importante e vissuta anche come “festa del quartiere”, ancora oggi, rappresenta un momento di condivisione, facendo rifiorire l’aspetto conviviale, che riunisce i vicini nei preparativi dell’evento.

Lungo le vie del paese vengono appesi quadri o dipinti: “a nuvena”, raffigurante  la sacra famiglia, circondata da arance in numero dispari che fanno da cornice insieme al pungitopo, un piccolo arbusto sempreverde dal robusto rizoma ramificato. Il tutto  ornato con angioletti e lucine.

I musicanti, i cosiddetti “zampognari” o “nannareddi”, ogni sera, intonano canti tipici: “a rutta friddusa”, “bambinieddu abballa abballa”, “a notti di Natali”..., accompagnati da tamburelli, fisarmonica,  campanelli e zampogne a chiave. La zampogna a chiave è lo strumento più noto, ancora oggi molto diffuso, è costituito con la pelle del ventre di pecora. I musicanti suonano spartiti spesso non scritti, che vengono tramandati di padre in figlio: un vero e proprio patrimonio da salvare!

Alla fine dei canti vengono offerte prelibatezze tipiche del luogo, preparate appositamente dal vicinato con molta dedizione.