Un “Giusto tra le nazioni”: 

Calogero Marrone  Salva centinaia di ebrei fornendo loro documenti falsi 

di Ferragosto Noemi e Sinatra Nicole III F

foto scaricata dal sito Scuola e Memoria

In occasione della “Giornata della Memoria” che ricorre il 27 gennaio, non dobbiamo dimenticare i “Giusti tra le nazioni”, cioè tutte quelle persone di origine non ebrea che, senza trarne alcun vantaggio personale,  hanno messo a rischio la propria vita per salvare almeno un ebreo dal genocidio nazista. Tra questi merita di essere ricordato  un eroe siciliano: Calogero Marrone.

Nasce a Favara, il 12 maggio 1889. Nel 1931 si trasferisce in Lombardia con la famiglia, dopo aver vinto un concorso a Varese. Pochi anni dopo diventa il capo dell’Ufficio anagrafe. Durante l’occupazione nazifascista, Marrone, rilasciò centinaia di documenti d’identità falsi a ebrei e antifascisti che, in quel periodo, cercavano di attraversare il confine svizzero, permettendo loro di salvarsi. Tradito da un delatore, non volle fuggire in Svizzera, nonostante don Luigi Locatelli lo avvisò che sarebbero presto arrivati dei nazisti. Nel 1944 fu arrestato e torturato dalla Guardia Frontiera tedesca ma non confessò nulla. Trasferito da un carcere all’altro, venne alla fine portato nel campo di sterminio di Dachau, dove morì di tifo il 15 febbraio 1945.

Marrone è stato insignito del titolo di “Giusto tra le Nazioni” ed è ricordato dai suoi concittadini con una “Pietra d’inciampo” posta davanti al Comune.