Il Natale in Russia

di Giuseppe Campagna 1G

Il Natale ortodosso cade ufficialmente il 7 gennaio che corrisponde al 25 dicembre del Calendario giuliano, che è quello tuttora adottato dalla Chiesa russa e che differisce da quello civile. La festività viene celebrata 13 giorni dopo il Natale cattolico poiché attualmente la differenza tra il Calendario giuliano e quello gregoriano è appunto di 13 giorni; il 25 dicembre, giorno in cui cade la festa nella maggior parte dei Paesi, è invece un giorno feriale.

All'epoca dell'Unione Sovietica, il Natale non era riconosciuto come giorno festivo: ciò ha contribuito a far sì che la festa più sentita del periodo sia il Capodanno civile (1º gennaio).

In Russia, le celebrazioni del Natale furono introdotte ufficialmente nel X secolo da Vladimiro I di Kiev. Il Natale fu soppresso come giorno festivo negli anni venti del XX secolo dalle autorità sovietiche, in seno alla politica di laicizzazione del Paese. Tuttavia, nel 1935 fu ripristinata l'usanza di addobbare gli abeti per Natale. Il Natale tornò ad essere considerata una festa a tutti gli effetti negli anni novanta del XX secolo, con la caduta del comunismo.

Il tradizionale cenone della Vigilia di Natale è costituito da dodici portate (in riferimento ai dodici apostoli), in cui sono normalmente assenti i piatti di carne e pesce. Una particolare tradizione è quella di digiunare durante la Vigilia di Natale finché non compare la prima stella in cielo.

Durante il periodo natalizio si trovano diverse bancarelle con prodotti tipici come­ i biscotti di pandizenzero di diverse forme, cibi a base di pesce, carne e prodotti consumati freddi come l'insalata Russa.