8 MARZO: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE

Il caso di Franca Viola

di Eva La Spina e Vittoria Rapisardi II C

Da decenni Franca Viola, grazie alla sua battaglia è considerata simbolo dell’emancipazione femminile in Italia: la donna che è riuscita a cambiare per sempre la mentalità di un Paese per essersi opposta al matrimonio riparatore, una pratica lesiva della libertà femminile. Per questa ragione l’8 marzo 2014 è stata insignita dell’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana dal presidente Giorgio Napolitano.

Per capire l’importanza della scelta di Viola bisogna ricordare che fino al 1981 nel codice penale italiano l’ articolo 544, con riferimento al reato di violenza sessuale, sosteneva, in pratica, che una persona colpevole di violenza poteva evitare di andare in prigione se sposava la persona che aveva violentato.

Questo era esattamente quello che sperava di fare Filippo Melodia, che il 26 dicembre 1965 rapì Franca Viola, allora diciassettenne, per poi tenerla segregata per otto giorni e violentarla più volte.

Il primo gennaio 1966 Bernardo Viola fu contattato dai parenti di Melodia per organizzare un incontro in cui mettersi d’accordo sul matrimonio di Franca Viola con il suo violentatore. I genitori della ragazza si misero d’accordo con la polizia e fecero finta di accettare il matrimonio riparatore per scoprire dove fosse tenuta la figlia: il giorno dopo la polizia fece irruzione nella casa in cui era prigioniera per liberarla e arrestare Melodia.

Franca Viola e la sua famiglia rifiutarono il matrimonio riparatore. Così facendo Franca dimostrò un grande coraggio e aiutó altre donne a prendere la stessa decisione.

“Non fu difficile decidere – racconterà Franca anni dopo Mio padre mi disse: “Cosa vuoi fare, Franca. Non voglio sposarlo. Va bene: tu metti una mano io ne metto cento. Questa frase mi disse. Basta che tu sia felice, non mi interessa altro. Mi riportò a casa e la fatica grande l’ha fatta lui, non io. È stato lui a sopportare che nessuno lo salutasse più, che gli amici suoi sparissero. La vergogna, il disonore. Lui a testa alta”.

La vicenda di Franca Viola sollevò forti e inaspettate polemiche, che contribuirono a un netto cambio di passo. Seguirono manifestazioni e prese di posizione da parte delle femministe e della società civile, che premettero affinché venisse abrogato l’articolo 544 del codice penale.

Melodia fu processato e condannato a 11 anni di carcere. Franca Viola invece si sposò nel 1968 e vive tuttora ad Alcamo.

Di esemplare – scriverà il Corriere della Sera – resta il comportamento della ragazza non il verdetto (…).E infatti bisognerà aspettare ancora 16 anni perché il matrimonio riparatore venga cancellato dalla legge 442, del 5 agosto 1981.