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Partenza: Borgosesia fraz. Cascine di Agnona (400 mt)
Lunghezza: 2,3 km
Dislivello: 150 mt
Pendenza media (su 1,3 km in salita): 12%
Segnavia: 724+(non segnalato)
Punti salienti intermedi: il Bocchetto
Ci sono alcuni posti in cui torno sempre volentieri, senza mai annoiarmi: uno di questi è sicuramente la zona della Cima Croce, ai limiti inferiori della Valsesia. Oltre a essere vicino a casa, ci sono più sentieri che variano per esposizione solare e pendenza; ogni tanto ci scappa pure qualche panorama e, cosa di non poco conto, d'inverno non si gela troppo! Anzi: a causa dell'inversione termica che colpisce la pianura vicina, è facile che si stia meglio qui piuttosto che giù in mezzo alla nebbia.
Oggi viene anche la Chiaruzza! Parcheggiamo l'auto a Cascine di Agnona, proprio dietro l'ospedale di Borgosesia, inforchiamo gli zaini e partiamo. Che bella la croce del Fenera! Non nascondo un certo orgoglio nel fare da cicerone/pseudo-guida, mentre proseguiamo nel bosco in dolce salita. Adoro questo profumo d'autunno!
Il Monte Fenera e la sua gran croce, al centro
La pendenza aumenta un pelo finchè raggiungiamo poco dopo il Bocchetto, valico che collega i comuni di Borgosesia e Guardabosone; da qui proseguiamo in discesa sulla strada sterrata, ignorando poco dopo la deviazione alla nostra sinistra. Cioè, la ignoriamo nel senso che non la imbocchiamo, non nel senso che facciamo finta di non vederla! Spiego infatti alla Chiara che da qui si può salire alla Cima Croce, ottimo punto panoramico a pochi passi dal fondovalle. Qualche volta ci verrai anche tu, vero?
Pittoresca casa sul rio Venenza (foto dell'estate precedente)
Dopo qualche curva approdiamo alla bellissima casa che sorge sul torrentello Venenza, modesto affluente del Sessera. Che freddo che tira qui! Attraversiamo il fiumiciattolo e continuiamo, di nuovo in salita, verso le prime case di Guardabosone; pestiamo pochi metri di asfalto e, appena prima della Madonna del Carretto, svoltiamo a sinistra per imboccare l'ultimo tratto di sentiero.
Chiesa della Madonna del Carretto
Le nostre chiacchiere si perdono ancora una volta nel bosco, accorciando ancor di più la breve distanza che ci separa dalla meta. Davvero un bel posto per essere così in basso! D'altronde, chi ha mai detto che la bellezza sia proporzionale all'altitudine?
Vista su Guardabosone
Ora riparte il ciceronaggio! Il Monte Barone svetta e spadroneggia sul panorama; si intravede la punta del Becco d'Ovaga e indico alla Chiara anche il Badile, la montagna col vistoso ripetitore quadrato in cima... Proprio quello che ero abituato a vedere quand'abitavo a Scopello, dal lato opposto rispetto a ora! Gli alberi ricoprono il vicino Monte Aronne e, infilando lo sguardo tra i rami spogli, avvistiamo pure da qui la croce del Fenera.
Oratorio di Luppia
Non ricordo a chi fosse intitolata la statua. Eppure l'abbiamo letto in due!
Il Sole è già piuttosto basso e conviene tornare indietro senza indugiare troppo; ripercorriamo così l'itinerario a ritroso, con l'unica differenza di trovare una salita laddove c'era una discesa all'andata. Poco male fare un po' di ginnastica, la corrente che tirava sul Venenza ci ha infreddoliti!
In pochi minuti sembra di esser già lontanissimi dalla cappella
Quando mi rendo conto che siamo arrivati all'auto, ovvero alla fine della passeggiata in compagnia, un velo di tristezza mi avvolge facendomi rabbrividire. Un'ultima occhiata in giro prima di partire... Guarda Chiara! Li vedi quegli antennoni? Quella lì è la Cima Croce di cui ti parlavo prima!
Qualche volta ci verrai anche tu... Vero?
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