<<<< Precedente: Bec d'Ovaga o Res (1631 mt)
>>>> Successiva: Lago Larecchio (1904 mt)
Partenza: Oropa (1200 mt)
Lunghezza: 5,7 km
Dislivello: ~750 mt
Pendenza media: 13%
Segnavia: D13a+D13+D24
Punti salienti intermedi: Rifugio Rosazza
Dopo tante scarpinate in Valsesia, ho iniziato a pensare che forse avessi una mentalità troppo rigida: non si dice sempre che bisogna viaggiare, perchè apre la mente, rende persone migliori, ecc. ecc.? Eccomi quindi a scrutare la carta escursionistica della remota provincia di Biella, sconcertato nell'apprendere che lì i nomi dei paesi non terminano con "Sesia" ma con parole strane del tipo "Mosso" o "Biellese". Ah, mi sento già un uomo di mondo!
Scherzi a parte, mi era piaciuta l'escursione di un anno e mezzo prima al Monte Barone (quindi in territorio biellese) e volevo curiosare un po' anche lì; dopo la consueta ricerca cartografica, seguita dalla consueta ricerca online, consulto il meteo come consueto e, sebbene il tempo non sarà proprio soleggiato, parto con mio fratello in direzione Oropa.
Non ricordo tantissimo della gita anche perchè, per qualche motivo, non me la sono goduta tanto. Dopo aver esasperato la Ypsilon lungo la salita per Oropa, parcheggio di fianco al Parco Avventura, appena dietro al santuario. C'è tanta gente, chi per il cibo, chi per l'arte e chi per i sentieri; anche chi per noia, immagino. Prendiamo il D13a che si snoda nel bosco fino all'incrocio col D13, che a quanto ricordo è una strada sterrata, piuttosto dissestata ma percorribile con una jeep o una moto da cross. Gli alberi si fanno più radi e giungiamo a breve in una zona con alcuni bivi e incroci, ai quali proseguiamo imperterriti per la nostra strada. Il sentiero inizia quindi a farsi più ripido mentre il cielo si copre di nuvole... Ce l'aspettavamo, speriamo almeno che non piova!
Non mi fido tantissimo
Nella salita incrociamo molti escursionisti finchè sbuca dalla nebbia il rifugio Rosazza (che non è adiacente al comune di Rosazza ma al comune di Oropa...), potenziale meta della giornata: potenziale perché il lago del Mucrone è appena lì dietro, ancora due passi, dai!
Avvistamento del rifugio
Aggiriamo un gregge di pecore e proseguiamo sul D24 che ci conduce alla stazione della seggiovia, credo fuori uso da qualche anno; la sorpassiamo e, dopo un ultimo sprint, raggiungiamo finalmente la sponda del lago. Chissà che panorama da lì!!
"Sei contento ora?"
Io infatti non lo so, perchè la nebbia oscurava ogni cosa a più di dieci metri dal mio naso: poteva trattarsi del Lago del Mucrone come del Mekong o del Mar Nero, per quanto potessimo vedere. Poco male comunque, la ciliegina sulla torta la mangeremo la prossima volta; ripieghiamo quindi verso il rifugio, dove prendiamo esempio dagli ovini e pranziamo nel prato.
Fonte del Bersagliere, appena prima del lago
<<<< Precedente: Bec d'Ovaga o Res (1631 mt)
>>>> Successiva: Lago Larecchio (1904 mt)