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Se fino a metà aprile 2023 la crisi idrica era importante, in meno di due mesi le riserve sono tornate a livelli di poco inferiori allo standard: acqua tutti i giorni!! Mi hanno poi raccontato che si dice, appunto, "mash mes da cagash" (maggio mese di cagaccio), proprio per la caratteristica piovosità di quel periodo dell'anno. Io però ero stufo di guardare la pioggia dalla finestra: una domenica mattina di (apparente) tregua ne ho approfittato senza indugio, si va ad Alagna!
Dal parcheggio Wold attraverso il Sesia e prendo il sentiero che costeggia il fiume, assaporando la gelida aria di montagna. Continuo fra erba, alberi e rocce fino alla cappella di Sant'Antonio, poi cambio sponda (fluviale) e proseguo sul sentiero parallelo. Finora non ho incontrato anima viva: è anche abbastanza presto e non è sicuramente la giornata top per una scarpinata, ma preferisco così.
In d'Stigu (foto invernale)
Dall'alpe Stiga (a voi i giochi di parole con simpatiche rime) il sentiero si fa piuttosto ripido, me ne accorgo perchè inizio ad avere il fiato corto! Ancora uno sforzo e giungo all'alpe Pile, sede del celeberrimo Rifugio Pastore. Per quanto sia il posto più affollato e turistico dell'alta Valsesia, con tutti i pregi e difetti che ne derivano, ricordo sempre con affetto che è stato la meta della mia prima escursione: proprio come il "classico" turista, ai tempi avevo preso la navetta per accorciare buona parte del tragitto, dietro consiglio dell'albergatore da cui pernottavo.
Rifugio Pastore (foto invernale)
Col mio binocolo da quattro soldi riesco a vedere più su una baita che sembra proprio il Fondecco, così mi rimetto subito in cammino. Continuo sul sentiero, dolcemente in salita, fino al ponte sul rio Bors: abbandono qui la traccia che costeggia il Sesia, imboccando quella accompagnata dal torrentello. La pendenza diventa tosta ma le pause sono rese interessanti, oltre che dal panorama, dai cartelli informativi sulla geologia del terreno. Mi trovo infatti sul Sentiero Glaciologico e sorrido notando che il verbo "rettificare" viene utilizzato per indicare l'azione del ghiacciaio sulle rocce, proprio come una mola sul granito! L'alpe Bors non si fa attendere: dopo una foto alla valle, aggiro il rifugio Crespi Calderini e proseguo sull'ultima salita che mi porterà a destinazione.
Il ponte sul torrente
Il panorama è sempre più aperto! Voltandomi riesco a vedere il Pastore che rimpicciolisce via via; col binocolo riesco a scrutare il rifugio Barba Ferrero, ancora innevato, e noto più a destra quella che credo sia la famosa Alpe Testanera. Non sono troppo coperto e inizia pure a nevischiare, quindi accelero un po' il passo... Salvo per fermarmi ad ammirare una femmina di stambecco, che dopo avermi visto si allontana senza fretta.
Tentativo (fallito) di ritratto dello stambecco
Promemoria: comprare una fotocamera migliore di quella del mio telefono scrausissimo, ma tanto so già che non lo farò mai (e invece lo farò). Continuo con decisione fino a raggiungere l'agognata Alpe Fondecco; sono però sudato e infreddolito, per cui mi cambio rapidamente e faccio dietrofront senza nemmeno scattare una foto! Il movimento e la quota decrescente mi scaldano e distendono, così ne approfitto per uno spuntino su una panchina con vista panoramica. Poco sopra l'Alpe Bors dò il cambio a un'escursionista di passaggio, che sembra abbia programmato il mio stesso itinerario: ha l'aria di godersi la quiete e la solitudine almeno quanto il sottoscritto.
Scorcio del Rio Bors
Continuo a scendere fino all'Alpe Pile. Il Pastore inizia a popolarsi; una ragazza in top e pantaloncini mi chiede indicazioni sul sentiero per il Barba Ferrero... Glielo spiego, ma ho freddo solo a guardarla e la avverto della neve che c'è lassù, speriamo bene! Durante il tratto successivo di discesa, tre o quattro comitive mi chiedono indicazioni per il rifugio o le cascate dell'Acqua Bianca (dall'altra parte del Sesia, cribbio!)... Inizio a illudermi di aver la faccia da montanaro!
Valle di Bors
Solidarietà al signore che mi ha chiesto quanta strada mancasse per poi annunciarlo ai compagni, probabilmente stufi di camminare: tieni alto il morale della truppa, ne vale la pena!
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