Casarolo (1323 mt)

Dal parcheggio, sulla provinciale di Pila, entro in paese e mi inserisco nella mulattiera verso Micciolo. È una località molto bella e caratteristica, mi ricorda un po' Villa Superiore di Cervarolo! Mi accorgo che il GPS crede che io stia facendo delle specie di salti di decine di metri, che cacchio succede? Probabilmente si aggancia e sgancia da qualche rete wi-fi del villaggio, prelevando altitudini non coerenti con quelle del gps. È tutto relativo, no?

Continuo a salire fino a Villabella dove, nei pressi di una baita molto ben tenuta, svolto a sinistra e attraverso un bel prato, in direzione Casarolo. Supero nel bosco l'Alpe Taragn, al cui nome associo un pentolone di rame pieno di polenta; aggiro poi un versante ombroso e macchiato di neve per raggiungere subito dopo la mia meta, baciata dal Sole.

Fa un caldo decisamente fuori stagione!! È fine novembre ma devo togliermi la felpa mentre pranzo: l'alpeggio è rivolto a sud e si crogiola di tutta la luce disponibile, dilettando il mio pasto col panorama su Mera. Scatto qualche foto e ripercorro poi il tragitto in senso opposto, fino a ritornare a Villabella: qui svolto alla mia sinistra, continuando la discesa nel bosco. Strada facendo, leggo alcuni interessanti pannelli informativi sulla produzione di carbone degli anni passati, poi abbandonata quando questi è stato soppiantato da altre fonti di energia. 

Nei pressi della baita Cascina Topini, un cartello mi tenta di curiosare a Ramello; sono però piuttosto stanco e non mi va di allungare troppo, così scendo a Scopello e percorro a piedi la provinciale, diretto al parcheggio di partenza.