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Pochi giorni prima avevo attraversato il ponte sull'Artogna tra Otra e Rusa, a Campertogno, in occasione di una lunga passeggiata sulla ciclabile che costeggia il Sesia.
Quel fiume mi aveva davvero affascinato: non vedevo l'ora di fare una passeggiata in sua compagnia!
Dal caratteristico ponte di Campertogno mi incammino sulla carrozzabile, fino a raggiungere la frazione Otra; svolto a sinistra sulla strada sterrata e, un po' impaurito da due cani che abbaiano furiosamente da un cancello, prendo il sentiero a destra. La traccia non è molto turistica: stretta, ripida, scivolosa e per giunta molto esposta, per cui presto attenzione a ogni passo.
Passaggio esposto nei pressi della cascata
Un parapetto mi protegge da una scarpata: da qui posso ammirare la cascata del Tinaccio, tanto affascinante quanto impervia. Continuo con attenziona ma poco dopo il sentiero sembra svanire nel tutto, non capisco più dove andare! Rassegnato all'idea di tornare indietro, mi volto e mi accorgo che ho spudoratamente ignorato una traccia in salita, tra l'altro con degli evidenti gradoni. Bravo Davide, alza la testa ogni tanto però eh!
Cascata del Tinaccio
Il sentiero diventa meno impegnativo e mi diverto a scarpinare in salita, fino a riunirmi con quella gippabile che avevo sfiorato a valle; da quel punto la passeggiata diventa leggerissima e molto romantica, immersa nel fantastico bosco invernale. Mi rilasso mentre zigzago allegramente tra le rocce, mentre l'Artogna scorre con veemenza a pochi metri da me.
Scorcio del torrente
Attraverso un ponte metallico che mi collega all'altra sponda, nel pittoresco prato dell'Alpe Campello, dove faccio una pausa per cambiare la maglia. Ho voglia di andare avanti ancora un po' ma è già pomeriggio inoltrato (a pranzo avevo esagerato con la carbonara e non sono riuscito a mettermi in moto tanto presto!), così giro i tacchi e inverto la direzione di marcia; anche perchè non voglio passare ancora per il sentiero di prima, perciò preferisco avere più tempo per provare un'altra traccia.
Alpe Campello
Quando torno sulla gippabile, stavolta ne percorro un tratto fino deviare poi su una traccia nel bosco: si tratta di un raccordo verso il sentiero dell'Argnaccia. Non me lo ricordavo mica! Raggiungo la bella mulattiera e continuo in discesa, placidamente e con una buona vista su Campertogno, verso il calore del mio appartamento.
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