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Partenza: Riva Valdobbia fraz. Ca' di Janzo (1354 mt)
Lunghezza: 3,6 km
Dislivello: 830 mt
Pendenza media: 23%
Segnavia: 210
Punti salienti intermedi: -
Fin dal principio di giugno 2022 faceva davvero caldo; in pianura non era ancora soffocante ma, complice l'assenza di pioggia, si poteva approfittare del tempo secco per programmare escursioni più in alto. Io e mio fratello avevamo pianificato di andare all'Alpe Larecchio, ma il giorno prima della gita è arrivata la telefonata dello zione: "Domani il tempo è sereno, bisogna approfittarne per andare su qualche vetta panoramica... La Cima Mutta l'è ignò rent, tei mai stach là?" ("La Cima Mutta è lì vicino, ci sei mai stato?")
Parcheggiamo a Ca' di Janzo, lungo la salita appena prima della frazione, da cui imbocchiamo subito il sentiero. Il primo tratto mi è quasi familiare: si svolge nella boscaglia, costeggiando un torrente, come tanti altri itinerari passati e futuri. La pendenza è moderata ma costante e io e mio fratello proseguiamo piuttosto lentamente: lo zione invece conferma la sua fama di gran scarpinatore saltellando sulle pietre con la leggerezza di un camoscio, nonostante abbia pure uno stiramento al polpaccio che lo tormenta da giorni! La vegetazione si dirada presto, lasciando perlopiù conifere mentre il sentiero, sempre ben visibile, serpeggia per risalire i prati; durante le pause per dissetarsi, la vista su Riva Valdobbia alle nostre spalle si fa sempre più panoramica, proporzionalmente al dislivello percorso.
Lo zio in avanscoperta nel prato...
Fiancheggiamo alcune baite piuttosto rustiche (ricordo bene solo l'Alpe Poesi, perchè mi veniva da fare rime politicamente scorrette) fino a giungere a una pietraia; è forse la più grande che abbia mai visto finora, ma non è pericolosa e seguiamo lo zio che ci fa da apripista.
...e sulla pietraia
Superato quel tratto, il sentiero continua deciso fino a un punto che sembrerebbe precedere la vetta: da sotto si ha effettivamente l'impressione che la montagna finisca lì. Ancora pochi passi e siamo in cima...
Da sinistra: Otro, Valle d'Olen, Wold e Pedemonte di Alagna
Sono letteralmente scioccato!! Raggiungere la Cima Mutta è come sporgersi sopra a un muro per sbirciare oltre: si apre improvvisamente un panorama incredibile sul Monte Rosa, Alagna, gli alpeggi della Val d'Otro, l'Alpe Sattal e le cime circostanti! Il tutto si somma alla vista su Riva Valdobbia, concludendo un panorama a 360 gradi. Bravo zio, siamo nel posto giusto al momento giusto!!
Riva Valdobbia
Mentre poggiamo gli zaini salutiamo alcuni escursionisti che si avviavano alla discesa; la voglia di soffermarsi a scrutare l'orizzonte è così impellente da posticipare perfino il pranzo, non si può non rimanere a bocca aperta qui!! Dopo la sorpresa iniziale ci rendiamo conto però di essere affamati e scartiamo i panini, senza mai togliere lo sguardo dal Monte Rosa... Come tre appassionati di serie TV che non vogliono perdersi neanche un istante del loro programma preferito.
Tagliaferro e Mud
La pausa pranzo è meritatamente lunga e mi viene il magone quando abbandoniamo la vetta per iniziare la discesa; non ho scattato tante foto, ma ogni volta che mi ricapita di sfogliarle è d'obbligo zoomare e ammirare ogni dettaglio!!
Panoramica
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