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Partenza: Carcoforo (1304 mt)
Lunghezza: 2,4 km
Dislivello: 380 mt
Pendenza media: 16%
Segnavia: 122
Punti salienti intermedi: cascata sul Rio Passone
Data la sporadicità delle scarpinate all'epoca, generalmente io e mio fratello sceglievamo mete a circa un paio d'ore di cammino dal parcheggio; spuntando un rifugio dopo l'altro nella valle, stavano però finendo quelli situati alla distanza perfetta. Perchè allora non fare una passeggiata più corta?
Il percorso è relativamente breve, un'ora di cammino dal centro di Carcoforo; credo sia il motivo per cui, nonostante ci sia stato nel 2021 e nel 2022, ricordo poco del sentiero. Dopo aver parcheggiato ci infiliamo nelle viuzze del paese, seguendo le indicazioni turistiche per il Colle d'Egua; una volta abbandonato il centro abitato, la mulattiera ci dà subito filo da torcere in quanto a pendenza. In effetti, ora che ci penso, la maggior parte delle scarpinate ha una partenza ripida, per poi solitamente decrescere lungo il cammino: sarà solo in Valsesia o è una caratteristica comune di tutte le valli?
Carcoforo si allontana in fretta
Maciniamo un gradone dopo l'altro, guadagnando presto una quota sufficiente a guardare Carcoforo dall'alto; successivamente la valle d'Egua addolcisce le sue forme e permette al cuore di rallentare il ritmo, mentre affianchiamo il torrente da un lato e poche baite dall'altro. Siamo nel pieno delle ferie estive e, complice anche la pandemia ancora in atto, numerosi escursionisti di ogni età condividono la traccia con noi. Superiamo il bivio col 121 chiedendoci in quale strana e remota località porti, poi la cascata del Passone e una mandria di mucche che rumina la colazione, finché non giungiamo all'Alpe Piovale e al rifugio adiacente.
La cascata del rio Passone
Sapevamo che sarebbe stata una gita breve, ma è strano essere già arrivati! Un asino curioso mi si avvicina, rallento il passo e cerco di ignorarlo: anche se tanti dicono "ma cosa vuoi che ti faccia, sono animali domestici!", la stazza di equini e bovini mi mette sempre a disagio. Non so che cos'abbia pensato sto somarone perchè, mentre gli passo di fianco, mi ciuccia un gomito come se fosse un Calippo!
Il rifugio, in lontananza
Approdiamo al Rifugio Boffalora-Majerna: ha una struttura "strana" e più complessa di quanto mi aspettassi, sembra che l'edificio sia stato progettato diversamente dalle baite degli altri rifugi visti in precedenza. Non so per quale motivo non abbia scattato una foto da vicino, cavoli!
Credo che quella sullo sfondo sia l'Alpe Pianelli
Ci cambiamo e intavoliamo panino e birretta, tra una battuta e l'altra: questa gita è ormai destinata diventare "quella volta che un asino mi ha ciucciato il gomito"!
Alla signorina invece non fregava granché
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