<<<< Precedente: Madonna del Tizzone (832 mt)
>>>> Successiva: Anello Colle dell'Arbolone - Rifugio Gilodi (1212 mt)
Ci sono alcuni sentieri pressoché proibiti in estate: fatta eccezione per quelli più frequentati, tenuti puliti dai manutentori e dal calpestìo degli escursionisti, nella bassa valle diventano velocemente disagevoli per via dell'erba alta. In queste zone molte cime si possono comunque avvicinare tramite strade gippabili, più comode ma... decisamente meno divertenti! Novembre inoltrato era perciò un buon momento per avventurarsi verso il Colle di Sant'Emiliano, forse il punto più alto delle "terre rosse" tra Serravalle e Sostegno.
Parcheggio vicino al parco giochi e imbocco il sentiero da un'insospettabile viuzza laterale. Serravalle non è certo una cittadina di montagna, ma la pendenza inizia già a farmi dubitare! Oltrepasso quasi subito la chiesa di Sant'Antonio, primo e ultimo punto di interesse da qui alla Bocchetta d'Ovasine: dopo la prima ripida salita, infatti, il sentiero si immerge con alcuni saliscendi nel bosco, senza troppe distrazioni. Oggi fa così freddo che non ho nemmeno voglia di tirar fuori la macchina fotografica!
Veduta che abbraccia il percorso verso la cima
Supero un tratto un po' esposto e raggiungo infine la bocchetta, punto d'incontro di alcuni percorsi della zona. Che sudata! Ma sono solo a metà viaggio e il bello deve ancora venire, così prendo subito la traccia assolata che sale al Sant'Emiliano. Sembra che oggi non sia il solo a gironzolare da queste parti: ci sono alcune auto parcheggiate sulla strada gippabile. Sono spari quelli che sto udendo? La mia curiosità trova soddisfazione pochi minuti dopo, quando incrocio un cacciatore col fucile in spalla che cammina in direzione opposta.
Inizia a esser panoramico!
Il sentiero è strettino e l'erba alta ai lati da un po' fastidio, ma non è mica male qui! La dorsale che sto percorrendo non è per nulla ripida e ho anche una buona vista sui due lati, verso Sostegno a Sud e verso le montagne a Nord.
Un profumo di tabacco preannuncia la presenza di un altro cacciatore, appostatosi appena prima di una tremenda salita. Tremenda, proprio così! Mi sento un po' impacciato mentre mi aggrappo agli alberi cercando di affrontare questo tratto scivoloso, ma lo supero indenne e continuo a scarpinare seguendo i segnali del CAI.
A destra, la Pietra Groana; sullo sfondo, Grignasco e alcune cime minori verso il Cusio
La salita passa da tremenda a faticosa e, infine, dolce: mi sa che sono quasi arrivato! Ne approfitto per scattare qualche foto al panorama mentre mi godo il Sole. Che bella giornata oggi, ne è valsa la pena di aver patito un po' di freddo in partenza!
Trivero e il Bielmonte; a destra, le orecchie di gatto delle cime di Bo
Proseguo verso il santuario, che mi aspetta pochi passi più in là. La chiesa è grande ma lo spazio per allontanarsi a inquadrarla è poco, non riesco quasi a farla stare in foto! Gli giro così intorno e noto che da qui si stacca anche il sentiero che scende a Sostegno, partenza alternativa per la salita al colle.
Sant'Emiliano
Soddisfatto, giro i tacchi e mi rivolgo alla discesa, godendomi la passeggiata e iniziando a pensare a come chiudere il giro: non ho molta voglia di affrontare di nuovo il tratto esposto di prima, la salita mi ha un po' sfiancato e vorrei anche prendere ancora un po' di Sole. E se tornassi giù dalla strada sterrata?
Il Monte Fenera separa le frazioni di Borgosesia e Grignasco
Aggiudicato! Dalla Bocchetta d'Ovasine prendo quindi la gippabile verso sud, dalla quale potrò raggiungere la frazione Piane di Serravalle. Sto per scartare una barretta al cioccolato ma mi accorgo di avere il fiato corto: avevo dimenticato che, seguendo questo itinerario, c'è da fare ancora un tratto in salita! Si tratta però solo di un centinaio di metri di dislivello fino alla Bocchetta delle Chignole, altro crocevia di sentieri e strade forestali.
Guarda un po' quella punta bianca che fa capolino dietro al Monte Barone!
Ignoro i sentieri per la cima della Pietra Groana e per la palestra di roccia, infilandomi in una scorciatoia che mi permette di tagliare un tratto della gippabile. Fine delle avventure per oggi! Seguo la strada in discesa fino ad approdare alla carrozzabile nei pressi di Quazzo, da cui mi aspetterà una lunga camminata su asfalto prima di raggiungere il parcheggio. Ehi, ma ho la barretta ancora in tasca!
Panorama
<<<< Precedente: Madonna del Tizzone (832 mt)
>>>> Successiva: Anello Colle dell'Arbolone - Rifugio Gilodi (1212 mt)