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Partenza: Varallo loc. Casavei (809 mt)
Lunghezza: 4,4 km
Dislivello: 850 mt
Pendenza media: 19%
Segnavia: 605
Punti salienti intermedi: Rifugio Spanna Osella
La Res di Varallo è indubbiamente tra le cime più note della bassa valle, mi era capitato più volte di sentirla nominare nei gruppi locali di appassionati. Cartina alla mano: da Casavei si tratta di circa 800 metri di dislivello, fattibile! È l'ultimo giorno delle mie modeste due settimane di ferie estive, non voglio certo stare sul divano a pensare che domani devo andare a lavorare.
Passa a prendermi mio fratello con la sua Clubman (soprannominata affettuosamente "la curièra" dal mio vicino di casa), i cui cavalli affrontano la salita decisamente meglio della mia utilitaria, parcheggiando poi alla fine della carrozzabile nei pressi di Casavei. Da quel punto partono due sentieri e una gippabile: l'istinto ci suggerisce di prendere la traccia più stretta e meno visibile, che si rivela difatti quella sbagliata, ma che si ricongiunge subito col 605 pianificato.
Casa dal tetto particolarmente spiovente a Casavei
Il percorso si svolge per gran parte nel bosco, incrociando alcuni rivoli d'acqua; non incontriamo molti escursionisti, salvo una coppia (credo madre e figlia) che ci supera tre volte nell'arco del tragitto. Non perchè facessero un giro differente dal nostro: anche noi le abbiamo superate due volte, in occasione di altrettante pause dedicate alla banana (il frutto), e col loro passo recuperavano poi in fretta.
Tratto boschivo
Il bosco si dirada solo nell'ultimo tratto, dove la salita si fa un po' più ripida e gli alberi lasciano posto ad arbusti e rocce. Il panorama inizia così a diventare visibile, offrendoci ancor prima della vetta una visuale sulla bassa valle: ottima occasione per indovinare dall'alto quali siano gli edifici che stiamo osservando. Giungiamo al rifugio Spanna Osella, dove alcuni escursionisti pranzano o approfittano del bel tempo per un po' di abbronzatura in extremis; superiamo la cappella retrostante e percorriamo gli ultimi metri che ci separano dalla cima, un tratto incerto per via dello scarso appiglio sulle rocce, ma facendo attenzione siamo subito sopra.
Croce di vetta
CHE SPETTACOLO!! La vista è a 360 gradi e, cosa che apprezzo tantissimo, un pannello indica anche i nomi delle vette che si possono osservare da lì. Prima di pranzare dedichiamo quindi parecchio tempo a scrutare l'orizzonte, il cielo è piuttosto limpido (la nuvoletta sul Rosa però non manca mai) e si riesce addirittura a scorgere la sagoma dell'Appennino Ligure... O almeno così mi sembra: a quella distanza è difficile avere una corretta percezione di quanto vede l'occhio.
Quarona, Borgosesia e Serravalle
Le due escursioniste delle banane ci chiedono di scattare loro una foto ricordo, e così chiediamo noi a loro, dopodiché cerchiamo un posto comodo per il pranzo al sacco. Comodo, che parolona!! Pazienza per le rocce non ergonomiche, il problema è che c'è una quantità abnorme di insetti volanti: alcuni sono pure comparsi nelle foto che avevo scattato al panorama, ne ho addirittura trovato uno, giorni dopo, incastrato fra le pieghe della mappa che avevo consultato.
Bibita ad alto valore energetico
Dopo pranzo ci raggiunge un escursionista solitario, che approfitta della cartina per togliersi alcuni dubbi sulle cime circostanti; è comunque molto informato e ci indica il Tovo, il Luvot e il lago di Varese, nonché Morca di Varallo e il rettilineo di fronte all'ex discoteca Igloo. È un tipo simpatico e scambiamo due chiacchiere; da un'osservazione sulla somiglianza tra i miei pantaloni e i suoi, finisce presto a raccontarci di una recente disavventura a otto zampe: zecche!! Aveva camminato nell'erba alta coi pantaloncini corti e la sera, sospettando di aver difettato di prudenza, aveva controllato bene la cute, senza trovare parassiti. Peccato che il giorno dopo ne avesse addosso decine!! "Le avevo dappertutto, perfino sui cog***ni!! Ho dovuto tirarle via tutte, non vi dico il male..."
Panorama verso i laghi
Tra una battuta e l'altra, la pausa pranzo continua piacevolmente lunga e discorsiva; dopodiché raccogliamo gli zaini, scendiamo cautamente dalle rocce e ci incamminiamo verso valle. Uè, domani bisogna fatturare!!
Nubi sul Rosa
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