Alpe Concrenno (1297 mt)

Parcheggio la moto prima del caratteristico ponte in paese e mi incammino, per ora su asfalto: la strada è carrozzabile ancora per un chilometro o due, sebbene il traffico sia limitato ai possessori di pass. Il Gronda si fa sentire, continuando incessantemente la sua discesa; ogni tanto giro il volto in su e mi cade lo sguardo su svariate case, in frazioni raggiungibili con piccole salite. Alcune hanno a disposizione anche una teleferica, per non portare su a spalla i carichi più pesanti.

La strada si fa sterrata e poi, dopo aver attraversato il ponte sul Sassolenda (a sua volta affluente del Gronda che è affluente del Sorba che è affluente del Sesia che è affluente del Po che finisce nel mare Adriatico... Bello eh?), inizio il sentiero vero e proprio e tocco le frazioni Rassetta e Fontana, abitate, sfiorando poi Mezzanaccio da sotto.

Quante felci qui! Supero l'alpe Concrenno e giungo poco dopo al ponte sul Gronda, che mi ero prefissato come obiettivo per questa toccata e fuga in Val Gronda. Volendo potrei proseguire ancora un po' senza incappare in pendenze poco turistiche, ma direi che è il caso di mangiare il panino!

È stata una passeggiata molto gradevole e spensierata; peccato per il ritorno del caldo estivo, che aveva dato a credere di aver già esaurito le cartucce.