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Partenza: Piane di Cervarolo (1222 mt)
Lunghezza: 4,4 km
Dislivello: 740 mt
Pendenza media: 17%
Segnavia: 620
Punti salienti intermedi: Sella Vaneccio, Cima di Ventolaro
"La Massa" è stata nella mia mente una specie di leggenda per lungo tempo. Ogni volta che si parlava di Cervarolo e della casa dei nonni (vedi la bio), era immancabile accennare alla vetta più vicina: "Pensa che tua nonna ci è andata pochi anni fa, si vede proprio che è di origini montagnine! Una volta sono saliti anche tuo papà e tuo fratello con altri parenti, quando tu eri ancora piccolino"... Adesso che sono cresciuto e cammino pure io, la curiosità me la voglio levare!
Raggiungo in auto con mio fratello la frazione Piane, capolinea dell'unica carrozzabile che attraversa le frazioni. Da Villa Inferiore la strada ha caratteristiche di alta montagna e, oltre alla scontata presenza di tornanti, è particolarmente stretta ed esposta ed è da percorrere con molta cautela: l'avrei evitata volentieri, quantomeno l'ultimo tratto, ma alla Massa volevo arrivarci e bisognava approfittare delle quattro ruote finché si poteva. Le Piane di Cervarolo sorgono su di un'area pratosa, aperta e panoramica, qualità che ne fanno un posto stupendo per trascorrere le vacanze o una giornata all'aria aperta; sembra già di essere arrivati a destinazione, ma questo è solo l'inizio e bisogna ancora scarpinare!
Piane di Cervarolo
La traccia si mantiene sempre ben visibile e, a eccezione di tratto boscoso poco dopo la partenza, superata la Sella Vaneccio si svolge principalmente su una dorsale particolarmente piacevole da percorrere. Il tempo non è dei migliori per via delle nubi che vanno e vengono, ma siamo fortunati e riusciamo a spingere lo sguardo verso entrambi i lati della montagna: sulla Val Bagnola a destra e sulla Val Sabbiola a sinistra, dove scorgiamo anche qualche agglomerato di case.
Val Sabbiola
La camminata prosegue piuttosto linearmente fino a immergerci in un banco di nubi basse, ti pareva se il weekend il tempo potesse essere sereno!! Il panorama è pertanto nascosto ma, proseguendo sulla cresta, finalmente scorgiamo la tanto ambita croce di vetta che si nasconde tra le nuvole... Quasi per farsi desiderare ancora qualche istante prima di concedersi. Hai i minuti contati, cara e famosa Massa del Turlo, voglio vederti anch'io!! Salutiamo alcuni escursionisti che stanno terminando il pranzo sul tavolone sottostante, poi saliamo gli ultimi metri fino alla vetta panoramica.
La croce emerge dalla nebbia
Ora che ci penso, pur confinando col VCO, questa volta non ho avuto l'impressione di guardare al di là del mondo: i paesi immediatamente al di sotto sono in Val Strona, è vero, ma le nubi sembrano limitare l'orizzonte e porre dei confini; inoltre riusciamo a distinguere il Lago Maggiore, che contribuisce a dare un po' di familiarità al paesaggio. È davvero un peccato per il tempo ma pazienza, siamo arrivati fino alla Massa e, oltre ad avere voce in capitolo nelle future chiacchierate di famiglia, ci siamo regalati una bella soddisfazione! È ora di sbranare il panino, innaffiandolo con la nostra amata birra da due soldi: la razione standard dell'escursionista della domenica ci fornirà la giusta energia per slalomare nella nebbia fin giù al parcheggio!
Le nubi si diradano verso la Val Strona e il lago
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