<<<< Precedente: Rifugio Barba Ferrero (2247 mt)
>>>> Successiva: Rifugio Monte Barone (1587 mt)
Partenza: Carcoforo (1304 mt)
Lunghezza: ~4 km
Dislivello: ~800 mt
Pendenza media: 20%
Segnavia: 113
Punti salienti intermedi: -
Fine estate dell'ormai lontano 2020: sembrava che la pandemia stesse esaurendo la carica virulenta e, tra un DPCM e l'altro, anche un pantofolaio come me aveva l'impressione che fossero finiti gli arresti domiciliari. La gita al Barba Ferrero mi aveva sconquassato fisicamente, tanto che anche durante la salita al Lago di Baranca, una settimana dopo (non sul sito, vedasi quella al Colle d'Egua), continuavo ad avere problemi all'anca; non era comunque un motivo sufficiente per desistere dall'esplorare questi posti meravigliosi!
Carcoforo, dal parcheggio principale
Con mio fratello consultiamo la cartina del quadrante valsesiano nord-ovest, optando per l'Alpe Massero di Carcoforo. La sedentarietà dei lockdown ha contribuito tra l'altro a un imbarazzante incremento della massa adiposa in sede addominale (panza): piuttosto che mangiare meno è meglio consumare di più!
Traccia creata con Locus Map
Partiamo di buon mattino dopo un'abbondante colazione: servirà parecchia energia! Iniziare la giornata con una banana, caffelatte e cheesecake sembra un'ottima idea, dato l'imminente dispendio calorico. Non lo sarà, ahimè!!
Dal parcheggio principale ci incamminiamo sulla carrozzabile (chiusa al traffico salvo autorizzati) che costituisce il tratto in comune tra i sentieri 112, 113 e 117. Ecco come deve iniziare una scarpinata! La pendenza tende allo zero e attiviamo la nostra muscolatura flaccida, godendoci il paesaggio che, seppur piuttosto chiuso in quel tratto, allieta la vista con il suo verde tanto brillante. La strada diventa sterrata e proseguiamo costeggiando il torrente (credo il Fornetto), notando un cavo che parte vicino a noi per proseguire fino a oltre una montagna: dovremo mica scarpinare fin là??
Alcune capre preannunciano la fine del percorso in piano
Gradualmente finisce la pacchia e la mulattiera si inclina sempre di più; d'altronde dobbiamo fare 800 metri di dislivello, dovrà pur iniziare a salire prima o poi! L'abbuffata di due ore prima mi inchioda ancora le gambe e devo rallentare la camminata, costellandola di pause per riprendere fiato e rendendo la salita piuttosto spiacevole; non sto comunque malissimo e riesco a proseguire, ma la voglia di fotografare gli alpeggi passa in secondo piano e la memoria non aiuta in questo.
Scorcio del primo tratto
La situazione digestiva migliora, anche se molto lentamente, mentre continuiamo a scarpinare senza perdere d'occhio la fune metallica. Sta' a vedere che è davvero la teleferica che arriva fino al rifugio! Carcoforo è sempre visibile voltandosi indietro; riuscire a tenere d'occhio il paese di partenza è una caratteristica che riscontrerò come comune ad altre passeggiate in alta valle. Questo mi fa provare sempre emozioni contrastanti: se da un lato è galvanizzante percepire di essere in alto, dall'altro sembra invece di aver percorso meno strada rispetto al dato effettivo.
Il paese è ancora ben visibile dopo quasi due ore di cammino
Finalmente riusciamo a vedere il rifugio a occhio nudo! Anche questo è piuttosto arroccato sulla montagna, in maniera simile al Barba Ferrero visitato poco tempo prima, e prima di pranzo gironzoliamo un po' nei dintorni per curiosare e scattare qualche foto al panorama.
Eccolo là!
Ho lo stomaco ancora scombussolato e mi accontento di una birra: ci servono quella artigianale del birrificio Jeb, che si trova alle pendici del Bielmonte. Forse è la fatica che parla, ma è la birra più buona che abbia mai bevuto! È di una tipologia che non avevo mai assaggiato prima, probabilmente una IPA: quando mi è ricapitato di assaggiarne una, ho ricollegato istintivamente e istantaneamente il sapore a quella gustata all'Alpe Massero, continuando tutt'oggi a preferire la IPA alle altre birre.
Il rifugio
Mio fratello è invece pronto per una dose di polenta e tapulone, che ingurgita con veemenza, pur continuando a offrirmene un assaggio per non lasciarmi digiuno. Inizialmente declino, ma non resisto a lungo; sarà l'aria di montagna, sarà il relax, sarà la birra ottima... Assaggio un boccone dal suo piatto e ne chiedo immediatamente uno anche per me!
Come si fa a dire di no?
La sosta ha giovato a corpo e spirito meglio del previsto, tenendo alto il morale durante la discesa. Alla fine siamo saliti davvero fin dove vedevamo la teleferica!!
... non proprio al capolinea, forse
<<<< Precedente: Rifugio Barba Ferrero (2247 mt)
>>>> Successiva: Rifugio Monte Barone (1587 mt)