Chiesa di San Giorgio in Bagnilla
Indirizzo: via per Sarigo (edificio isolato presso il cimitero) - Castelveccana (VA) – Loc. Sarigo
Circoscrizione ecclesiastica storica medioevale: Diocesi di Milano. Pieve di Val Travaglia
Notizie storiche: L'edificio originario aveva un'unica navata voltata e chiusa da abside rivolta ad oriente con campanile all'estremo opposto mentre sul lato settentrionale, rivolto verso il lago, sorgeva un portico. Nel XVII secolo la chiesa venne ingrandita con l'inclusione del portico che divenne la seconda navata e l'innalzamento del tetto. Nel XIX secolo con la costruzione del cimitero vennero apportate altre modifiche nelle aperture.
Configurazione strutturale: Edificio rettangolare a due navate con abside semicircolare rivolta ad est. La struttura perimetrale è in muratura portante in pietra e ciottoli. La copertura è a due falde ricoperte di lastre in beola così come il tetto dell'abside. Addossata al lato occidentale della chiesa si eleva la torre campanaria quadrata costruita in pietre squadrate con copertura piramidale in lastre di beola.
Epoca di costruzione: XII secolo
Descrizione: La parete rivolta a monte è in pietre e ciottoli disposti in modo irregolare con tracce di intonaco, tre lesene costruite con pietre più grosse e squadrate inquadrano le due aperture, la porta di accesso e una finestra rettangolare aperte nel XIX secolo. La parete rivolta verso il cimitero mostra chiaramente le progressive trasformazioni del monumento: sopra l'abside è visibile l'andamento primitivo del tetto dell'edificio romanico a navata unica mentre a destra è l'arco murato dell'originario portico aperto. La muratura è a vista con una finestra murata ed una più recente chiusa da grata. L'elemento più importante è l'abside, elevata sopra uno zoccolo è formata da grandi blocchi di pietra con due semicolonnine terminanti con capitelli scolpiti a motivi floreali che dividono la curvatura in tre segmenti con al centro una monofora strombata murata con archivolto ricavato da un unico blocco di pietra. L'abside termina con un cornicione leggermente aggettante retto da un fregio di archetti ciechi ricavati da blocchi di pietra di diverso colore e poggianti su mensoline in pietra di colore diverso e contrastante con il blocco sovrastante. Il modello decorativo con cornice di archetti monoblocco è diffuso nell'area comasca ma è presente nel territorio varesino, oltre a Sarigo, solo nella chiesa di San Materno a Clivio e nel campanile della badia di San Gemolo a Ganna. Il modello complessivo dell'abside ricorda comunque il vicino San Vittore a Canonica. Il massiccio e corto campanile ha aspetto liscio e regolare ed è costruito con piccole pietre regolari. La canna è percorso da lesene angolari con specchiatura coronata da quattro archetti formati da piccoli conci in tufo e aperta da una sottile feritoia con a chiusura una bifora con colonnina e capitello a stampella. Sotto il tetto sono visibili quattro peducci privi di archetti che hanno indotto ad ipotizzare l'esistenza, forse solo a livello progettuale, di un'ulteriore piano. Il campanile è molto simile alle altre torri della Valtravaglia e in particolare alla vicina San Martino a Saltirana.
Uso attuale: culto
Stato conservazione: buono
Bibliografia: A. Finocchi, Architettura romanica nel territorio di Varese, Milano, Bramante Editrice, 1966
L.C. Schiavi, Chiese romaniche nel territorio di Varese (secoli XI-XII), in Storia dell'arte a Varese e nel suo territorio, Varese, IUP, 2011
P. Viotto, Chiese Romaniche del Lago Maggiore, Varese, Macchione Editore, 1997
Parole chiave: abside semicircolare
Ultima modifica scheda: 07/05/2012