Chiesa di Sant'Ambrogio
Indirizzo: via F. Rossi (nucleo di edifici isolati fuori dal centro abitato) – Barasso (VA) loc. Molina
Tipologia: chiesa
Circoscrizione ecclesiastica storica medioevale: Diocesi di Milano. Pieve di Varese
Notizie storiche: Il piccolo edificio sorge in posizione panoramica su un dolce pendio con vista panoramica sul lago di Varese nei pressi di una sorgente chiamata il Fontanone. La presenza dell'acqua che alimentava numerosi mulini (da cui il toponimo Molina) è probabilmente all'origine della chiesetta che anche la titolazione ad Ambrogio fa supporre una remota fondazione. L'attuale costruzione risale all'XI secolo e ad un periodo di poco successivo risale la fondazione dell'Ospedale dei Poveri addossato alla chiesa e menzionato per la prima volta nel 1181, aperto forse dallo stesso Alberto da Brignano che aveva istituito nel 1173 un'analogo istituto al Nifontano di Varese. Cessata dopo un paio di secoli l'attività ospedaliera, la chiesa viene trasformata in età rinascimentale con il rifacimento dell'abside in forma rettangolare e abbellita con numerosi affreschi. Nel XIX secolo all'edificio viene rialzato il tetto e trasformata la facciata a vela. Nel XXI secolo la chiesa è stata sottoposta ad un'accurato lavoro di restauro.
Configurazione strutturale: Edificio rettangolare ad aula unica con abside rettangolare orientata ad oriente. La struttura perimetrale è in muratura portante in ciottoli e pietre. La copertura è a due falde coperte da coppi in cotto.
Epoca di costruzione: XI secolo
Descrizione: La chiesa è addossata all'antico ospedale con cui era in comunicazione diretta. La facciata, interamente intonacata, è stata rialzata nel XIX secolo assumendo l'attuale aspetto a vela, l'ingresso e la finestra sono di epoca moderna. Anche l'interno, con alcuni interessanti affreschi cinquecenteschi, ha avuto il soffitto ligneo rialzato nell'800 e l'abside ricostruita nel rinascimento. Della costruzione romanica rimangono le pareti laterali, di cui resta visibile all'esterno quella meridionale, dove al di sotto del rialzo ottocentesco il muro formato da ciottoli annegati in abbondanti strati di malta, è scandito da una successione di sottili lesene legate da lunghi archetti pensili binati, ormai quasi scomparsi, uno dei quali ancora appoggiato su peduccio. Tra le lesene si apre l'unica sottile monofora dalle spalle dritte a forma leggermente a fungo. La prima lesena è interrotta da una porta murata sovrastata da un archivolto trapezoidale in pietra scura, probabilmente risalente all'epoca romanica ma aperta a parete già costruita. La tipologia della parete a lesene e la conformazione della finestra testimoniano la sicura antichità della piccola costruzione.
Uso attuale: culto
Stato conservazione: buono
Link utili: http://www.univa.va.it/
http://www3.varesenews.it/comuni/barasso/articolo.php?id=206548
http://www.rmfonline.it/?p=2855
Ultima modifica scheda: 20/04/2013