Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Indirizzo: via della Chiesa (nel centro abitato, edificio isolato in una piazza) - Brebbia (VA)
Tipologia: chiesa
Circoscrizione ecclesiastica storica medioevale: Diocesi di Milano. Pieve di Brebbia
Notizie storiche: A Brebbia ebbe sede sin da tempi remoti la chiesa capopieve della omonima circoscrizione ecclesiastica. Una leggenda lega la fondazione dell'edificio al V secolo ad opera di San Giulio ma le prime tracce documentate risalgono al X secolo quando si attesta l'esistenza di un edificio dedicato a San Pietro posto tra l'attuale costruzione e il campanile. Tra la fine dell'XI secolo e l'inizio del XII fu edificato l'odierno edificio che divenne la nuova sede della pieve mentre l'antica chiesa venne dedicata a Santa Maria e gradualmente abbandonata, fu abbattuta alla fine del Cinquecento conservando solo il campanile. Nell'ottobre del 1574, causa il progressivo spopolamento di Brebbia, la pieve venne spostata nella vicina Besozzo, preservando così l'edificio dagli stravolgenti interventi liturgici e architettonici che interessarono le vicine sedi plebane. La chiesa fu comunque interessata da importanti modifiche nel XVII secolo con il rialzo della navata centrale e il rinnovo degli interni. L'edificio è stato pesantemente restaurato nel 1939 ripristinandone l'aspetto romanico.
Configurazione strutturale: Edificio rettangolare a tre navate chiuso da abside semicircolare rivolta ad est, il transetto è appena sporgente dalle navate. L'interno è a volte a crociera nelle navate e a botte nel transetto. La struttura perimetrale è in muratura portante ed è completamente rivestita in blocchi ben rifiniti di serizzo, granito e pietra d'Angera. La copertura è a due falde sulla navata centrale e sul transetto e a una sulle navate laterali ed è ricoperta in coppi, l'abside invece è coperta con lastre in beola.
Epoca di costruzione: XII secolo
Descrizione: La chiesa fu sottoposta nel Seicento a profonde ristrutturazioni strutturali: la facciata venne rialzata e il tetto, originariamente a capriate lignee, fu sostituito da volte. Le modifiche ebbero un forte impatto sulla tenuta statica dell'edificio rendendo necessario l'uso di tiranti e di piastre metalliche ben visibili sui due lati della costruzione. La facciata, originariamente a capanna, è rivestita in pietra con due sottili e lunghe lesene che rendono evidente all'esterno la tripartizione dell'interno, ai lati due strette ed eleganti monofore e due porte con lunetta. La parte superiore con l'oculo e il sopralzo seicentesco intonacato e decorato a falsa pietra, è frutto di restauro. Tutto l'edificio è attorniato da un leggero zoccolo con sottile modanatura, decorazione simile a quella del battistero di San Giovanni Battista a Varese. Il lato settentrionale è completamente privo di aperture dove risalta il transetto leggermente eccedente sulla navatella. La parete meridionale, rivolta al sole, è invece aperta da quattro lunghe monofore, da un oculo sul transetto e dall'ingresso principale all'edificio: un portale strombato con capitelli decorati a fogliame ed una lunetta con un rilievo, molto consunto, raffigurante un pesce. La parete di fondo presenta due monofore molto strombate e una porticina con lunetta, al centro l'abside divisa in tre sezioni da due semicolonne simili a quelle presenti in facciata, su cui si aprono tre monofore strombate: particolarmente pregevole quella centrale con strombatura costituita da colonnine e pilastri con capitelli fogliati. L'interno è a tre navate voltate su pilastri quadrati. Dai capitelli dei pilastri partono delle semicolonne costruite nel seicento per reggere le volte che hanno sostituito le originarie capriate in legno. Il transetto, a botte era originariamente l'unica parte dell'edificio voltata ed è retto da pilastri polistili dai raffinati capitelli scolpiti. L'arco trionfale che precede l'abside è a sesto acuto, frutto di intervento di epoca gotica. Le pareti della chiesa e l'abside sono parzialmente affrescati da pregevoli opere quattrocentesche e successive.
Uso attuale: culto
Stato conservazione: buono
Bibliografia: A. Finocchi, Architettura romanica nel territorio di Varese, Milano, Bramante Editrice, 1966
L.C. Schiavi, Chiese romaniche nel territorio di Varese (secoli XI-XII), in Storia dell'arte a Varese e nel suo territorio, Varese, IUP, 2011
P. Viotto, Chiese Romaniche del Lago Maggiore, Varese, Macchione Editore, 1997
Link utili: http://www.comune.brebbia.va.it/
Parole chiave: abside semicircolare
Ultima modifica scheda: 18/03/2012