Tipi di vetro

Tipi di vetro più noti

I tipi di vetro più noti sono:

1) Vetro comune da bottiglia. E' ricco d’allumina. Deve resistere a temperatura di 120°, se sottoposto a pastorizzazione e cedere pochi alcali ai liquidi contenuti nelle bottiglie. Le materie prime utilizzate sono:

    • sabbie comuni, provenienti dall’erosione delle rocce.

    • basalti, rocce di origine vulcanica (SiO2).

    • trachiti, che sono costituite principalmente da feldspato (alluminosilicato di potassio, sodio e calcio), sanidino (feldspato alcalino o potassico) e plagioclasio (principalmente a base di alluminosilicati di Na e Ca.

    • graniti, costituite da quarzo (SiO2), che è il minerale più abbondante sulla terra.

    • pegmatiti(simili al granito in cui predomina il feldspato).

    • rottami di vetro.

    • scorie d’altoforno.

2) Vetro borosilicato (pirex). Il vetro è un cattivo conduttore di calore e per questo la dilatazione termica, isolata al punto in cui è prodotto il calore, provoca spaccature, che questo materiale non può neutralizzare, non essendo duttile. Il vetro Pirex, per la presenza di boro, ha un basso coefficiente di dilatazione termica e crea minime tensioni interne. E’ molto usato nei laboratori e nell’industria.

3) Biovetri. Sono utilizzati per protesi dentarie fisse, senza necessità d’interventi chirurgici. Formano un legame biologico tra vetro e tessuto osseo.

4) Vetro di sicurezza. Può essere sottoposto a due tipi di lavorazione: tempera o stratificazione. Il vetro temperato si produce in lastre, riscaldate sotto la temperatura di rammollimento e raffreddate con getti d’aria. Quello stratificato si ottiene interponendo tra due strati di vetro un sottile foglio di plastica trasparente, incollato sotto pressione, a caldo. Si usa nei casi in cui si richiede sicurezza, come ad es. per vetrine di negozi, per parabrezza di auto. Rompendosi, non dà origine a spigoli taglienti, ma a piccoli frammenti arrotondati. I vetri stratificati sono usati in diversi tipi di sicurezza: antiferita, antivandalismo, antifurto, antiproiettile.

5) Vetro antiproiettile. Si ottiene con strati alterni di vetro e policarbonati ed ha anch’esso la caratteristica di formare un reticolo d’incrinature a ragnatela, senza andare in frantumi per colpi di proiettili.

6) Vetro armato o retinato. Si produce, inglobando all’interno una reticella di acciaio. Non esplode con la fiamma, ma si scioglie lentamente per l’azione della rete, che distribuendo il calore su tutta la superficie del vetro, ne impedisce tensioni, che provocherebbero la rottura.

7) Lastre da specchi. Sono preparate con una soluzione di sale di argento che si fa reagire, in modo da produrre per riduzione, uno strato metallico argenteo e lucido. Trattamenti aggiuntivi migliorano la superficie riflettente di queste lastre.

8) Fibre ottiche. Sono costituite da purissima silice nella dimensione di un capello, ottenute in laboratori e utilizzate come guide d’onda per condurre la luce non visibile, che fa parte dello spettro dell’infrarosso. La fibra ottica è composta nella parte centrale di un nucleo: core, ricoperto da un mantello o cladding, che deve avere un indice di rifrazione minore, rispetto al core, per consentire la propagazione guidata dell’energia luminosa. Entrambi sono ricoperti di materiale plastico protettivo. Queste fibre offrono il vantaggio di trasmettere una maggiore quantità d’informazione con il minimo ingombro, non sono vulnerabili ai disturbi atmosferici e all’induzione elettromagnetica. Per la bassa attenuazione permettono di trasmettere senza ripetitori per lunghe distanze ed è possibile allestirli accanto ad utilizzatori a elevato potenziale per l’alta resistenza elettrica, ecc. A un’estremità della fibra c’è un trasmettitore, che trasforma i segnali elettrici in luminosi e all’altra un ricevitore, che trasforma i segnali luminosi in elettrici.

9) Lana di vetro. I principali vantaggi ottenuti con la lana di vetro sono l’isolamento termico e acustico ed è perciò utilizzata per tetti, pavimenti e pareti. E’ resistente all’acqua e all’umidità. In caso d’incendio non sviluppa gas tossici, come i derivati del petrolio. La dispersione di queste fibre nell’aria non deve superare il valore di una fibra per centimetro cubo. In indagini ambientali si sono trovati valori da dieci a cento volte più bassi. Per produrre la lana di vetro tra i vari elementi, oltre che la sabbia, si utilizza il 60% dei materiali di riciclo (bottiglie di vetro)