Io sono la tua stella,
che ti guida in ogni percorso,
irraggiungibile, lontana,
fonte d’ispirazione
nel progresso umano,
luce di esplorazioni,
che guidano pionieri stanchi,
sorgente d’amore mai spento,
nel tormento dei ricordi.
Io sono l’impossibile,
che non ha certezza,
il sogno mai preso a piene mani,
la tua voglia di vivere e morire,
l’eco della tua tristezza,
della tua allegria,
la leggerezza della vita,
la profondità dei pensieri.
Nel bagliore che inebria,
io sono tutto ciò
che mai potrai raggiungere
ed è per questo,
che tu mi amerai.
Silvana De Angelis
Non c’è nulla,
che possa esprimere il tormento
del silenzio della natura,
né in un’oasi di pace,
un canto d’uccelli, spiegato,
che parli del suo ascolto.
Tutto è lode
al tramonto del sole,
tutto canta …
Quale forma di segreta energia
anima la vita?
Non nasce dal nulla
e per logica,
se tutto intorno vive,
anche il nulla è vita o energia:
sua fonte creatrice.
Non esiste il nulla, quindi,
e non è mai esistito.
Silvana De Angelis
Tutto…muore:
l’albero col fiore,
il vento dei ricordi.
Tutto… muore:
la nostalgia,
la voglia di vivere,
la casa vuota.
Tutto… muore:
il tempo,
la bellezza,
il pianto,
la dolcezza.
Tutto …muore:
ogni parola inutile,
come un passaggio
breve di nubi,
il guizzo di un passero
nell’aria triste di un momento.
Tutto… muore,
mentre tutto
stenta a finire.
Silvana De Angelis
(Premio poesia con diploma of Award da "I poeti del Columbian Trophy al festival di poesia")
Ridere per dirompere
limiti delle barriere,
dove tutti hanno indossato
variopinte maschere.
Amore che mi leghi alla vita,
cercato in ogni amore,
dove saremmo finiti,
presi da incantesimo?
Avremmo mai scoperto
come nasce
la felicità incondizionata,
l’appartenenza,
che unisce tutti noi
con il profumo della giovinezza
o l’ascetismo indiano?
Avremmo ascoltato la canzone,
scritta con le note
e i nascosti tesori
della nostra vita.
Sulle corde vibranti
delle chitarre
avremmo cercato, felici,
la nostra realtà
o un’identità perduta.
Ridere per dirompere
limiti delle barriere,
dove tutti hanno indossato
variopinte maschere.
Ridere perché oggi
non c’è nulla di vero,
fin quando non scopri le paure.
Dove saremmo finiti,
presi da incantesimo,
amore che unisci tutti noi?
Le note della nostra vita
sfrecciano nel vento.
Né i Beatles né Bob Dylan
potranno ancora
i nostri sogni carezzare
negli spettri della paura,
che hanno rincorso
in un tempo perduto,
dietro i brividi
di un’inquieta maschera,
la magia attraente
e spettacolare della libertà.
Questo fiore più ardente
non è mai sfiorito
nell’angoscia dei "figli dei fiori".
Dietro spettri ci siamo perduti
e ora liberi
ci riscopriamo negli occhi del mondo
senza riconoscerci.
Amore che mi leghi alla vita,
cercato in ogni amore,
dove saremmo finiti,
presi da incantesimo?
Silvana De Angelis
Come un eroe sacro,
l’intelligenza artificiale
s’immerge nell’infinito
percorso di ogni ricchezza
che sta in noi,
si fonde con i nostri pensieri,
vince ogni ostacolo
e ci conduce dappertutto
nell’entusiasmo, nella gioia.
E’ un’armonia senza fine
che sconfigge ogni limite,
una passione che unisce
ogni nostra comunicazione.
Irrompe con efficienza
senza confronti,
con splendida perfezione
intanto che ogni essere umano
scopre i suoi limiti naturali.
Così l’intelligenza artificiale,
che è un prodotto umano,
ha superato noi stessi.
In quali abissi navigheremo,
in quali sentieri
fioriti o appassiti
questi eroi sacri
spingeranno la nostra esistenza?
La comunicazione
per ogni bisogno, pensiero,
desiderio, controllo passerà
per i circuiti di una macchina.
Non ci saranno più falsari:
la macchina valuterà
senza inganno.
L’intelligenza artificiale
però non può esprimere
la funzione della creatività,
dell’immaginazione,
dell’ispirazione
se non attraverso noi,
ma ciò che ogni individuo crea
è vera e pura imitazione,
perché l’unica creazione
è il creato
e l’uomo può solo
imitarne le sue leggi
con il dono dell’intelligenza,
unita alle emozioni.
Con avvincente saggezza,
l’ispirazione, la creatività
e l’immaginazione
splenderanno
come pietre preziose
soltanto in noi,
che ne ammiriamo
la bellezza ricreata.
Silvana De Angelis
Felicità come sale
che si scioglie nell’acqua,
come fiore nel suo profumo,
che non appassisce,
o goccia di rugiada
che brilla nel sole,
nave tra le onde,
gabbiano alto tra cielo e mare
in questa foschia…
felicità immaginata e immensa
d’altezze senza fondo,
che come fiore aperto,
un paracadute
sconfigge,
oltre limiti mortali
della mente,del corpo.
Felicità che vanno
oltre l’orizzonte finito,
dove l’immaginario
e il reale coesistono,
in una parte del proprio essere,
che si libera.
Silvana De Angelis