Calcolo del lavoro, eseguito da un campo elettrico, quando una carica si sposta da un punto a un altro e del potenziale in un punto.
Per calcolare il potenziale elettrico di una o più cariche puntiformi, da un punto a un altro di un percorso parziale, si deve calcolare il lavoro compiuto da un corpo di prova, dotato per esempio di carica +q, mentre sottoposto a una forza, si muove per esempio da un punto prefissato A a un altro, Z10, come in figura. Lo spostamento da Z1 a Z10 è diviso in un numero enorme di piccoli tratti n, con distanza corrispondente r1, r2, r3…rn da una carica puntiforme Q, che ha generato il campo elettrico. Per ottenere valori costanti, si assume la media geometrica tra i due valori della forza agli estremi Z1 e Z2 dei due intervalli r1, r2, già tanto vicini, che la forza può essere considerata costante. La media geometrica tra due grandezze è la radice quadrata del loro prodotto, per cui si otterrà:
Il lavoro, dato dal prodotto della forza per lo spostamento da Z1 a Z2, è il seguente:
Sommando il lavoro compiuto in ogni tratto, si ottiene:
Elidendo tutti i termini uguali e opposti si ha la seguente semplificazione:
Nella formula precedente ponendo r10=∞ e sostituendo 1/r10=0, si ottiene il potenziale nel punto Z1, che è espresso, come per definizione, dal lavoro eseguito dalle forze del campo elettrico per spostare una carica unitaria da un determinato punto fino all’infinito:
Dividendo il lavoro calcolato per la carica, si ottiene il potenziale elettrico nel punto Z1 a distanza r1 dalla carica puntiforme Q, generante il campo:
Semplificando, infatti, si ottiene:
Quando sia la carica Q, che q, hanno lo stesso segno, l’energia potenziale è positiva, la forza è repulsiva e il lavoro compiuto fino a infinito è positivo. Al contrario, se le due cariche sono di segno opposto, la forza è attrattiva e il lavoro è negativo. In un campo, generato da un numero n di cariche elettriche puntiformi: Q1, Q2, Q3, …, Qn, il potenziale in un punto generico A del campo con distanza r1, r2, r3 … rn dalle stesse, quindi, si ricava dalla somma dei singoli potenziali.