Tra isole, canali e ponti
della sua laguna,
Venezia si staglia dall’acqua,
ammaliante, come una sirena.
Per un sogno a occhi aperti,
fiabesche facciate di palazzi,
campanili, cupole,
pittoresche case,
emergono dall’acqua.
E’ così bella Venezia,
che tutta la nostra vita,
per un po’, sembra svanire.
Ti chiede di viverne un’altra
tra luci, bagliori e riflessi
di quest’acqua e del cielo.
Qui vive solo la sua bellezza.
Tutto ciò
che nella nostra vita
ci è sembrato bello,
scompare.
Nella sua storia
d'antica capitale
della Repubblica di Venezia,
tra le sue maschere
di un allegro Carnevale,
le sue gondole,
incantevoli architetture,
un sussurro di vita rivive
in romantiche storie d’amore.
Il cuore, quando la scopre,
ritorna bambino e bisbiglia:
“Venezia è mia”.
Silvana De Angelis
Venezia
Turisti in uno scorcio di Venezia
Tutto si anima di luci
tra squilli di violini lontani,
mentre l’ombra
più cupa si accende,
da muri,
dai vetri raggianti
come lunghe file di stelle,
sui rosoni di una cattedrale,
negli occhi
pieni di vita della gente.
Lontano
un’ultima voce svanisce.
Una lanterna,
tra i guizzi fioriti di neon,
si spegne,
come inganno
impassibile del tempo,
con le sue verità,
da scoprire;
Una mia foto, non recente, per ricordare uno scorcio di Venezia.
ma il destino
più non cambia,
nell’incantesimo
dei suoi spettri di luce,
che sbiadiscono.
Silvana De Angelis
(Premio con diploma dell’ A.I.L.A.S. Accademia Internazionale di Lettere, Arti e Scienze di Bologna da “Poeti per la Scuola”)
Un volo d’albatro
estende all’infinito
il cielo nell’azzurro,
dove lontano
si staglia la libertà,
come profumo di fiore,
splendore di stella.
Il mare della libertà
sommerge, con fragore,
rive assopite.
La vita devastata cerca pace.
Comprenderemo la libertà,
conoscendo.
E’ l’unico, grande amore,
che insegue l’urlo
impetuoso della storia.
Sconfigge
l’ inumana violenza
di chi non ha ideali
o il sostegno
di una ragionevole crescita,
per chi è sottratto
al regno umano.
Comprenderemo la libertà,
fendendo
spirali esplosive di violenza,
da prevenire con senso del dovere,
più amore
nelle società corrotte e istituzioni,
per gli efferati,
che non hanno ricevuto amore.
Comprenderemo la libertà
amando
e l’amore conoscendo la libertà.
Silvana De Angelis
Con l’animo in pace
per un tollerante perdono,
si ripetono errori,
se non si versano lacrime
sgorgate dal proprio dolore.
Chi salverà gli oppressi,
i perseguitati,
le vittime, i calunniati?…
Nel fondo oscuro dell’animo
scende
il dono della comprensione.
Sa contrapporre un “no”,
per ridonare amore.
Nell’indulgenza,
come nella cattiva legge,
alligna senza ostacolo
la deleteria radice
di vite, gettate via, sulle rovine
di stupida e fredda corruzione.
Bisogna saper dire a chi mente:
“Io non perdono”.
Perché tendere
Venezia
una mano indulgente,
oscurando quell’ angolo terso,
dove si ascolta tutto quello
che è nascosto nel cuore?
Tutti hanno un fondo dell’animo,
dove cercare sentimenti buoni.
Si ritroverà, forse, il perdono,
quando questo scrigno si riapre,
col calore che riscalda una mano,
l'eco festoso di un cammino,
come amore presente
di un vero, sincero, amico di vita,
da cui attingere la forza perduta.
Silvana De Angelis