Scintillanti abeti natalizi
muoiono con lenta agonia,
nonostante l’ossigeno prezioso,
dono della vita che essi danno.
Luccichii di finte stelle,
scese su ogni strada,
risanano tristezze,
tra l’allegria del traffico e lo smog.
E’ Natale con l’effetto serra,
con i clorofluorocarburi,
che allargano buchi d’ozono.
Si accende la gloria dell’Avvento
con razzi, mortaretti,
girandole e bengala.
Uno sguardo d'amore
intenerisce gli occhi del Bambino Gesù,
che in un mondo d’odio
riporta la purezza dell’infanzia
e dell’amore.
Nel bagliore della grotta,
con l’esempio della povertà,
risplende di divina luce,
più dei dorati ornamenti dei re magi,
che gli portano in dono,
oro, incenso e mirra, per adorazione.
Quale sarà il dono dell’umanità?
Il consumismo
esprime la gioia del Natale
tra le piaghe del mondo,
scheletri di fame,
silenzi d’abbandono,
focolai di guerre.
Si accendono
luci risplendenti, ovunque,
per sostituire la gioia più radiosa
di un ritrovato amore,
tra le desolate strade del mondo.
Una vivacità di vita artificiale
nasconde un deserto
nella notte di una magica festa,
mentre ognuno guarda dentro di sé
il bambino e l’adulto
e non sa,
dove inizia o finisce
la propria esperienza.
Silvana de Angelis
Il presepe in queste fotografie e in quella superiore è un’opera di Massimiliano Fabi, che pur nell'impegno, come psicologo, nel Tribunale dei minori, trova spunto per la propria creatività.
Si agitano nel vento
le onde del mare.
I bambini,
in un angolo del mondo,
chinano il viso di petalo.
Luci di lontane stelle
sfondano il buio di pupille
su una loro lacrima preziosa,
che sovrasta il mare.
In un’infanzia negata
e senza amore
attendono un padre
o una madre,
per la sicurezza
di sentirsi amati
nei loro primi, piccoli passi.
Verso un orizzonte lontano,
con le loro delicate braccia
si dirigono da soli,
sulle onde agitate del mare.
I bambini del domani
con il loro isoscheletro
solleveranno
pesi di un quintale.
Apriranno porte
con la forza del pensiero.
Da iperdotati, vinceranno
ogni dipendenza
e bisogno egoistico,
per un vero amore.
Mai sapranno
che cos’è il dolore
e guarderanno un presepe
con curiosità e affezione
per conoscere
la storia,
a loro sconosciuta,
di un’infanzia umana.
O Divino Bambino,
nato in una grotta,
donaci
una protesi magica, bionica,
con circuiti integrati
e memoria incorporata
per debellare l’ inciviltà,
la cinica cattiveria
e le ingiustizie.
Silvana de Angelis
Ricordo premiazione poesie: diploma dell’Accademia internazionale di San Marco, in Campidoglio.
Presepi di Aurora De Angelis
Pur lavorando, come pediatra, nelle corsie di ospedali per curare i bambini, la dottoressa Aurora De Angelis esprime nei suoi presepi scene di vita semplice, come quadretti pittoreschi, dando ai materiali utilizzati un colore di vita pittorico, magico e reale, inquadrati intorno al divino mistero di una grotta. I suoi presepi per il valore artistico, espresso con elevato spirito, coinvolgono emotivamente. Inquadrature sottostanti di due dei suoi presepi.