Terapia della poesia: parte terza

Freddo che fa tremare le foglie

e fiori di pesco

in ogni angolo di un paesaggio.

La primavera gelata

soffre in un fremito d’attesa.

Chi frena,

tra sguardi senza parola,

i dolci pensieri

di chi ama la vita?

Sogno e realtà

attendono d’incontrarsi

come il freddo e la primavera.

I percorsi

cedono il passo alla ragione,

intanto che un cavallo con bianche ali

ti fa perdere la testa.

Perché, con fiori rosa

e la magia di una canzone

torna la primavera,

se non vuoi galoppare

tra percorsi rapiti

da un’eterna giovinezza?

Silvana De Angelis

Immagine sottostante di un'assonometria cavaliera, che ho eseguito con Power Point, in tre D. Facile!

Velati

da scopi ingannevoli,

nell’intrigo sociale,

pietistiche caricature

e stratagemmi

si smentiscono in vedute

senza fondamento,

né reali o previdenti

né responsabili e profonde.

Allora ci si ritrova

un po’ più soli,

nel malessere del mondo,

come eroi solitari,

contrastando,

avversando

lo sprezzante profitto

contro il bene comune,

ma forti,

nel proprio sé,

rafforzati

da un’ integrità di vita,

senza debolezza,

ricca di ardimento.

La grandezza della solitudine

anche se separa,

non ferisce:

è, per questo,

coraggio di vivere

e generoso amore.

La sua grandezza

non si annulla

con fallaci sconfitte

nell’insidia

della vanità ferita.

Nel cielo immenso

della propria ricchezza,

si libera con forza,

per ascoltare l’armonia

nel fondo di verità,

come fragore di marea

o musica struggente

che sfiora le corde

della propria anima.

Da queste parole,

rincuorato moralmente,

scoprirai

di non essere solo.

Silvana De Angelis


Premio concorso internazionale di poesia

"I contemporanei nella città di Venezia"

Associazione gruppo artistico veneto

Sembra un giorno mai vissuto,

brioso,

la gioia della vita,

come fiori di pesco,

rosei,

nei suoi occhi immensi.

Non culla solite idee

o castelli di sabbia,

ma solitarie, lunghe ricerche,

come delicato, breve

profumo di fiori.

E’ lungo il cammino

nell’analisi dell’esperienza.

Corre alla ricerca di gioia,

senza staccarsi

dal proprio mondo

o va lontano

in antri deserti,

dove riecheggia il vento,

fin dove si perde un fine,

che dia alla vita un senso.

S’immagina

di velare deserti

col coraggio d’albe sognate,

quando non risponde

la disperata libertà

dalle luminose pupille,

tra slanci di un volo lontano

e di battiti d’ali.

O amore,

tante volte perduto,

ferito e dolente,

tante volte bistrattato,

in ogni ambito esistente,

com’è inutile la vita,

quando senza coraggio

s’ignora la propria anima,

così distante

dall’ascolto unico della ragione.

E’ così ricca e profonda,

quando incide, invece,

con indelebili segni

un cammino d’amore e di gioia,

che ridona alla tua vita

un senso.

Silvana De Angelis

Quale verità

un uomo porta dentro?

Il tempo come ragno

tesse la sua tela.

A una a una

si spegneranno

anche le stelle,

intanto che inseguiamo

l’ansia di un domani

o che si creda

nell’eternità.

Siamo felici, invece,

quando non sappiamo

d’esserlo,

anche per tutto ciò

che non si ha,

senza sperare

d’essere felici,

perché si accetta,

d’essere infelici

anche nella felicità,

quando riscalda

con il suo calore,

come fosse il sole.

Ci sentiamo felici,

anche se infelici,

se ritroviamo

la bellezza del presente,

tra i paesaggi in fiore

o tra deserte spiagge

e serene parole,

che vanno

con il sussurro

di un trasparente mare,

dolcemente

a fondersi.

Ci sentiamo felici,

riamati,

anche se infelici.

Afflitti

o senza amore,

noi tendiamo, allora,

le mani

alla Divina Sapienza .

Lenisce

l’infelicità,

ci rasserena,

se con fede,

ascoltiamo

dal suo silenzio

la trasparente eloquenza

della sua morte in croce,

per quel suo immenso amore,

che ha donato a tutti.

Silvana De Angelis