Bambini
che giocano con macchinine:
“Pipì, pipò”;
se esci in auto,
non ti puoi più fermare.
Parcheggi sempre occupati.
Giri, rigiri,
ti ritrovi troppo lontano
da dove avresti voluto parcheggiare,
forse per una deriva di continenti,
sbilanciati dal peso di tutte le auto.
“Pipì, pipò.”
Si cammina su voli di stormi,
su onde di musica,
tra ritmi di clacson parlanti
e motori rombanti.
Parcheggi l’auto
per un’intera giornata,
ogni giorno;
ti ritrovi il portafoglio svuotato.
Vigili, come mastini in agguato.
Chiedi loro:
“ Lascio un attimo qui l’auto”
e ti ritrovi multato.
“Pipì, pipò.”
Telefoni loro
per competenti servizi:
mai arriveranno
o sono muniti
di un’auto soltanto,
per cui non verranno.
Senza alcun eccesso,
passeranno sul tuo cadavere,
pur di multarti
senza ragione.
Fai ricorso:
son tutti d’accordo
per lievitare la multa,
che si fa sempre più cara.
La forza della libertà,
con le nostre comode scarpe,
senz’auto,
con mezzi di trasporto,
ancora si ritroverà.
“Pipì, pipò.”
Si cammina su voli di stormi,
su onde di musica.
E’ meglio un asino,
invece che un’auto
per andare a rilento
su strade così trafficate.
E’ meglio un raglio,
che clacson assordanti,
e con strade allo sterco di asino,
non tutti sanno,
che si possono ottenere carta …
e profumati quaderni.
Silvana De Angelis
C’è un’intelligenza segreta,
che non è casuale,
nella materia,
dalle sue forme primordiali,
nella sua evoluzione,
dalla primitiva essenza,
nel suo divenire.
Colora tra spazi senza vita
l’ impalpabile velo,
di un amabile, attraente
leggiadro angelo,
senza parole.
Con energia di gioie mai vissute,
conduce all’armoniosa essenza
di un mondo sconosciuto,
dove la speranza dell’ anima
libera e guarita,
come in sogno continua la sua vita.
E’ l’anima
quest’intelligenza arcana?
Torna con la morte
alle sue origini di vita
e in ogni particella la ricrea,
se nulla in natura
si crea o si distrugge,
tramutando forse materia
che s’incarna, oltre la vita.
E’ la nostra unica amica, amante,
una guida segreta,
quasi l’ombra dei nostri passi.
Va verso la perfezione?
E' nella natura dell’universo.
Chi crede in una mente divina,
la trova manifesta ovunque
e così dentro di sé.
E’ infinita, irraggiungibile, crudele,
sapiente, amata,
quando gli occhi della nostra mente
possono contemplarla.
Silvana De Angelis
La luna va a consolare la notte,
illumina riflessi di occhi,
caldi come terra, bruciata dal sole,
un ramo fiorito
nel varco di pensieri limpidi,
l’acqua che scorre
lentamente tra i sassi,
la dolcezza di una parola,
che la durezza di ogni pena,
dimentica.
Possono, forse, esultare di pace
sereni pensieri,
tra luci di finestre sospese nel buio,
fino ad una stella
che brilla più in alto,
nel lucente bagliore degli occhi
che sanno cogliere rinate magie.
Come fiori appassiti dal sole,
giorni già vissuti
di un remoto, intenso verde
muoiono,
annebbiati lentamente.
La vita forse è in questo:
nel mutevole scorrere
d’ironici, disperati palpiti,
tra momenti finiti
e un inizio che ricopre
d’inattese visioni la dolcezza,
come soffice neve di corolle,
ali variopinte di farfalla,
musica di una vibrante corda
che cerca di fugare
lo struggimento del tempo.
La vita forse è in questo:
nel contrasto disperato di una fine
e un inizio che travolge,
prima che il tempo
possa chiarire una fine.
E’ questa
la menzogna ingannevole del tempo,
o la vita soggiace ai nostri destini,
lasciando intatta ogni passione,
con lento scorrere
di necessari mutamenti?
Silvana De Angelis
Verdi foglie
cresceranno sull’albero,
dietro un volo di rondini.
Poi tutto si coprirà d’altri colori
al silenzio di un autunno,
che di foglie
sparge la sua strada.
Dolce,
densa d’emozioni
è la giovinezza,
speranza lieta,
faro risplendente
in una buia strada.
Eppur triste è la giovinezza,
dolce ogni suo triste inganno,
che riempie i sogni e la vita.
Così viva, ardente,
per tutta la nostra vita,
dura la giovinezza.
Silvana De Angelis