Resistenza alla corrosione

Resistenza alla corrosione


La resistenza alla corrosione è la proprietà dei materiali di resistere ad agenti esterni e si determina con test specifici.

La corrosione può verificarsi sia in materiali metallici, sia in altri di natura diversa ed ha un effetto di degradazione, dovuto a reazioni chimiche, che si sviluppano per azione dell’ossigeno, degli acidi, dell’acqua salata e dell’umidità con gravi danni economici.

Il ferro per esempio, esposto all’aria umida, si ossida, ricoprendosi di uno strato d’idrossido (ruggine), secondo la reazione: 4Fe+3O2=2Fe2O3.

Il nome di ossidazione inizialmente è stato dato alla reazione di un metallo che si combina con l’ossigeno per formare un ossido. Invece, avendo l’ossigeno maggiore elettronegatività (capacità di un atomo ad attrarre elettroni in un legame chimico), che qualsiasi metallo, è quest’ultimo a cedere elettroni, dando origine a un’ossidazione. Il processo inverso è la riduzione, con acquisto di elettroni.

S’intuisce che ogni ossidazione avviene contemporaneamente a una riduzione, in un processo, che prende il nome di ossido-riduzione. Trasformando il ferro in lega, o rivestendolo con stagno, cromo, zinco si ottiene la migliore protezione contro la ruggine. Grasso, vernici e smalti non sono un rimedio duraturo.

Il rame reagisce con l’umidità e l’anidride carbonica, ricoprendosi di uno strato d’idrossicarbonato di colore verde. L’alluminio, il piombo, lo zinco e il rame si corrodono, rivestendosi di una patina di ossido trasparente, che li protegge da una successiva corrosione.

L’oro è invece inalterabile all’aria a qualsiasi temperatura e resiste all’azione di tutti gli acidi e le basi, tranne che all’azione dell’acqua regia e del cloro libero.

Nel calcestruzzo armato, la ruggine, che occupa un maggiore volume del metallo non corroso, fende il calcestruzzo, favorendo la penetrazione dell’acqua e riducendo la sezione dei tondini di ferro, con danni della staticità di un edificio.

Altri agenti corrosivi come CO2, SO2, NOx (sigla generica che identifica tutti gli ossidi di azoto), ecc., inoltre, possono essere trasportati per permeabilità, diffusività, capillarità, nel materiale cementizio e una buona messa in opera del calcestruzzo ne favorisce la resistenza alla corrosione. Il vetro che è un materiale non ferroso, è attaccato dall’acido fluoridrico, uno dei suoi pochi agenti corrosivi.