LE RANE

LE RANE GRACIDANO PER AMORE

La prima cosa che ci viene in mente quando sentiamo parlare delle rane è il loro gracidio, rumoroso e fastidioso. Le rane sono state descritte cosi anche da Aristofane commediografo dell’antica grecia,disturbavano il viaggio sull’Acheronte di Dionisio, il loro prediletto, per il quale cantavano e gracidavano di continuo senza accorgersi che il dio per il quale avevano tanta ammirazione era proprio sulla barca che traghettava Caronte, e passava vicino a loro in quel momento rimproverandole di essere troppo rumorose.

Il gracidio delle rane è etologicamente giustificato dal corteggiamento, durante il quale la rana di sesso maschile cerca di comunicare con le femmine. Infatti, solo il maschio della rana gracida. Purtroppo però questo istintivo gracidare, determina la localizzazione delle rane in un territorio da parte del predatore. Nonostante , ormai questa specie sia abituata alle aggressioni di pipistrelli e vipere, continua a comunicare per tutelare la specie, in questo modo le rane continuano a riprodursi.

Alcuni ricercatori si sono accorti del fatto che alcune specie di rane, hanno smesso di gracidare, e hanno incominciato a comunicare con la femmina attraverso gli ultrasuoni, ma hanno giustificato tale comportamento dicendo che lo fanno per superare il rumore delle correnti d’acqua che non permettono alla femmina di sentirle, molto probabilmente sarà proprio cosi, in quel luogo le rane si sono adattate all’ambiente, hanno assunto un nuovo comportamento utilizzando altri sensi per comunicare.

La comunicazione per questi animali è fondamentale come lo è per noi, ma facendosi sentire dalle altre non possono evitare che le sentano anche i predatori, e coloro che vogliono approfittare. Il coro tutela il singolo. Quando sono insieme le rane sono piu tranquille e le sentiamo gracidare con particolare serenità. In altri casi si è notato che il maschio delle rane ha dovuto modificare e attenuare il suo suono per non farsi sentire dai predatori.

Qui alcuni video sulle rane che gracidano nella palude.

(filmati:MVI _2689, MVI_2691,MVi_2692).

LA RELAZIONE TRA LE RANE E L’UOMO :CURIOSITA’ E PAURA

La pelle delle rane fornisce a questo animale una protezione dal predatore perché si confonde con l’ambiente circostante, inoltre le rane, sono bravissime a comprendere il reale pericolo, ma ingenue di fronte all’uomo, perché pensano di ingannarlo,restano immobili sperando di mimetizzarsi con il fango e con l’acqua, e osservano. Le rane danno per scontato che il soggetto che hanno di fronte non le vede, poi se ci avviciniamo possono scattare, o restare immobili. Quando restano immobili, soprattutto i piccoli si preoccupano solo in caso di cattura, sono piu fiduciosi. In ogni modo mi sono accorta che le reazioni cambiano a seconda dell’età della rana, la rana esculenta piccola resta piu a lungo ferma, puoi addirittura accarezzarla senza che dimostri alcuna reazione, mentre nell’adulto la reazione è piu veloce, basta un passo in piu o un movimento.

Sarà stato un caso, ma alcune rane mostrano molta curiosità di fronte agli sconosciuti, una rana giovane mentre ero al lago è stata per mezzora ferma a osservarmi, e poi ha cercato di avvicinarsi perché voleva osservarmi meglio, notavo l’acutezza del suo sguardo, e la sua curiosità, ma quando mi avvicinavo scappava.

Gli animali sono molto curiosi, e la curiosità è la prima molla della conoscenza, gli animali sono intelligenti e vispi, e usano tutti i loro sensi pur di sapere chi hanno di fronte, scrutano, osservano, cercano di sapere, ma non per entrare in relazione, ma per capire e comprendere l’altro.

Dedicherò una pagina a questo argomento.

In basso il video della rana esculenta piccola, si evidenzia dalle dimensioni e il colore marrone che successivamente diventerà verde.

Maria Cristina Lorusso