Picchio muraiolo

(Tichodroma muraria)

Il picchio muraiolo è uno dei più incantevoli uccellini delle Valli di Lanzo, appartiene all’ordine dei passeriformi e al sottordine dei Tricodromidi.

E’ una bellissima creatura dalle ali simili a quelle delle farfalle, il suo volo,infatti, viene definito sfarfallio.

La livrea di questo uccellino viene subito notata da chiunque perché appena spicca il volo mette in evidenza il dorso rosso carminio. Sembra un uccello esotico, invece vive sulle Alpi. Si arrampica sulla roccia a scatti e quando apre le ali si ha l’impressione di vedere un flash colorato[1]. E’ rupicolo, si sposta sulla roccia in verticale e costruisce anche i nidi in questa posizione. I posti in cui preferisce nidificare sono anfranti, pareti rocciose estese e verticali, anche forre dendritiche attraversate da acque di ruscellamento. Generalmente, il nido viene costruito nelle fessure delle rocce, nelle zone umide e ombrose.

E’ molto difficile riuscire ad avvistare questa specie, perché vive in luoghi difficili da raggiungere e nascosti. Cova dalle 3 alle 5 uova deposte tra maggio e giugno. Diffuso tra i 1300 e i 1500 m, e tra i 2300 e i 2400 m[2], è stato avvistato a Forno sulle Alpi Graie, nella Val Grande, nel Vallone di Sea e nel Vallone del Gura, a Pian della Mussa, nella Valle di Viu, a Rocca Moross, sul lago di Malciussia e in tante altre località delle Valli di Lanzo. Il dimorfismo sessuale tra la femmina e il maschio si evidenzia soprattutto in estate quando la gola del maschio cambia piumaggio e si trasforma da bianca a nera. Il becco degli adulti è lungo, sottile e ricurvo perché Il picchio cattura gli insetti nelle fenditure delle rocce. Il piccolo possiede un becco dalle dimensioni ridotte ma sempre sottile. Durante il periodo degli amori sulla nuca del Picchio Muraiolo maschio quando è eccitato spunta una crestina, questa è una particolarità di questa specie. E’ un uccellino molto silenzioso E solo quando viene disturbato emette dei versi costituiti da un insieme di note trillate[3].

[1] CFR. M. Chiereghin, Aquile e Gipeti delle mie Valli, Diario di una passione, Neos Edizioni, Beinasco Torino, pp. 64-65

[2] Cfr. B. Cauda, P. L. Beraudo,M.Pettavino, Gli uccelli delle Alpi, come riconoscerli, dove e quando osservarli, Edizioni Blu, 2009,pp.244-245

[3] CFR. M. Chiereghin, Aquile e Gipeti delle mie Valli, Diario di una passione, cit., pp. 65-66