Elefante di Campana

Campana è un antico paese dell’ entroterra nei pressi di Cariati Marina, in questo meraviglioso paesaggio archeologico tra le montagne della Sila il visitatore può osservare l’elefante dell’Incavallicata. Un maestoso megalite, alto piu’ di 5 metri, sorge al centro di una valle circondata dalle montagne, di fronte ad un'altra statua, il Gigante alto 7,5 metri.

L’elefante è sempre stato per l’uomo un animale affascinante per l’altezza, la proboscide, le orecchie grandi, le zanne, l’intelligenza e questa scultura è un monumento dedicato a questo simpatico gigante presente nell’era del miocene.

Durante il miocene assistiamo ad un invasione degli elefanti, e poi dall’Africa si spostarono in Asia, Europa e America.

Secondo le fonti piu’ note, queste due pietre dovrebbero rappresentare un elefante e un uomo seduto, ma dell’uomo seduto, detto il gigante o ciclope sono visibili solo le gambe.

Sembra, osservandola da vicino una scultura della natura, forgiata dal vento e dalle intemperie. I dati piu’ recenti dimostrano, invece, che questi enormi pietre sono megaliti zoomorfi. l’Incavallicata è l’ unico megalite in Europa con queste forme.

I megaliti erano sculture in pietra, la materia che compone l’elefante è arenaria giallastra e grigia a eclinidi del miocene età Serravalliano-Tortoniano, e girando intorno agli enormi massi, scopriamo grosse fessure, che scompongono il gigante, come mattoni messi uno sull’altro. La parte posteriore somiglia ad un monumento dell’antico Egitto, e infatti, a Campana, si respira aria Africana soprattutto durante il mese di Agosto.

Un noto studioso che si è occupato dell’argomento Domenico Canino, ha ritrovato questi megaliti in una mappa denominata Calabria Citra del 1603. Il luogo era ricordato con il nome “Cozzo dei Giganti”.

Secondo il mio parere, considerando le documentazioni consultate, l’elefante e il ciclope sono stati innalzati nel luogo in cui i popoli delle ere successive al miocene hanno trovato delle ossa di elefante e Cozzo dei Giganti ha proprio questo significato, testa dei Giganti o cima dei Giganti.

Nel passato, alcuni ritrovamenti fossili hanno scatenato la curiosità di alcune popolazioni, la particolarità del cranio degli elefanti e il suo buco centrale, hanno determinato la nascita di una leggenda quella dei Ciclopi, questo succede soprattutto in Sicilia durante il Paleolitico. Empedocle afferma:<<in molte caverne siciliane furono ritrovati fossili di una stirpe di uomini giganteschi oggi scomparsa>>. Naturalmente si riferisce agli elefanti.

Secondo le fonti quando i popoli italici videro i teschi degli elefanti li chiamarono ciclopi, perché non sapevano cosa fossero, e inventarono la favola di Polifemo Forse gli uomini nati durante le ere successive al miocene hanno trovato sotto l’arenaria delle ossa di crani degli elefanti, e per comunicare alle generazioni successive che il ciclope era l’elefante hanno raffiguranto un uomo immaginario, il ciclope. Inoltre, questi uomini potrebbero aver innalzato queste statue per indicare ad altri che in quel luogo simile all’Africa vivevano l’uomo e gli elefanti. Diverse sono le notizie sulla presenza incombente in questi luoghi di Elefanti Africani durante il Pleistocene. In Sicilia compaiono elefanti nani, sempre durante questo periodo. Questo vuol dire, che l’uomo viveva a stretto contatto con loro, e non li conosceva però a fondo, aveva paura.

Qualsiasi sia la giusta interpretazione, questo Elefante ci ricorda tantissimo i veri Elefanti dell’Africa, animali docili e maestosi.

Maria Cristina Lorusso