Articolo- Il Capriolo e le interazioni tra membri della stessa specie.

Il Capriolo appartiene all’ordine degli artiodattili e al sottordine degli ungulati. E’ lungo circa 110-115 cm e alto 65-75 cm. E’ caratterizzato da manto fulvo nel periodo estivo e grigio in inverno. Il peso varia dai 20 ai 25 kg circa[1]. Il suo muso è grigio scuro, possiede una coda corta e uno specchio perianale bianco.Il maschio e la femmina si distinguono per diverse motivazioni:

il primo possiede i palchi e una macchia bianca sul petto, mentre la femmina è leggermente più piccola di dimensione e ha la pelliccia sulla vulva. I palchi del capriolo sono caratterizzati da tessuto cartilagineo e cadono all’inizio dell’autunno, per poi spuntare nuovamente alla fine dell’inverno. Il tessuto iniziale vellutato viene via prima e poi cascano i palchi per ricomporsi in un momento successivo. Il capriolo cerca di eliminare i “trofei”( palchi dei caprioli)scontrandosi contro i tronchi degli alberi e sfregandosi. Questi sono costituiti da tre punte: stocco, vertice e oculare. Durante questo periodo avviene la perdita dei palchi autunnale. il maschio è riconoscibile solo dalla pennellata bianca sul petto. La differenza tra la femmina e il maschio riguarda anche il comportamento.

La femmina del capriolo vive in branchi femminili (dalle 3 alle 7 femmine) . Durante il periodo primaverile, i maschi restano soli per poi unirsi ad esse durante la stagione degli amori. I maschi dei caprioli sono solitari, non si avvicinano al gruppo femminile, se non per corteggiarle. Generalmente il gruppo delle femmine è costituito dalla figlia dell’anno in corso e quella dell’anno precedente.

La mamma (capriolo) non lascerà il suo piccolo fino a quando non avrà partorito l’altro. Durante la stagione estiva la femmina va in estro e il maschio la corteggia. Il maschio rincorre la femmina e questo rituale viene chiamato “giostra”. Il corteggiamento consiste in veri e propri inseguimenti, la femmina corre voltandosi realizzando sul terreno la forma di un otto, e questo movimento ha luogo diverse volte fino a quando il maschio non riesce ad accoppiarsi, si fermano e poi dopo ricominciano le corse. Quando la femmina è ormai pronta per la riproduzione si allontana dal territorio del maschio, dando spazio alla nuova femmina, anche se secondo alcuni, i caprioli sono monogami. Il verso del capriolo in interazione è l’abbaio, esso viene ripetuto diverse volte, e viene utilizzato maggiormente come segnale d’allarme, lo utilizza soprattutto il maschio. Il territorio del maschio durante gli accoppiamenti è piu’ grande rispetto a quello occupato dalla femmina e le superfici sono ben definite. I maschi risultano più aggressivi e gelosi del proprio territorio durante la stagione degli amori.

La gestazione della femmina, comincia in estate dura circa 9 mesi e mezzo, l’ovulo fecondato viene impiantato e nel grembo materno in maniera statica senza alcuna evoluzione fino a Dicembre, questa viene chiamata “ovoimplantazione differita”. Alla fine dell’inverno tra i maschi nascono le dispute territoriali. I caprioli si sfidano utilizzando i palchi, il più forte vince, utilizzando spinte alle quali l’altro non riesce ad opporsi. Il capriolo utilizza tale comportamento anche quando gioca perché si esercita alla vita. La differenza tra il gioco e la reale competizione risiede nella tranquillità dei movimenti e nella simpatia degli stessi. Spesso infatti i caprioli poggiano solamente i palchi sulla testa dei più giovani e loro cercano di svincolarsi saltellando da una parte all’altra.

Firma

Maria Cristina Lorusso

[1] http://www.caccia-ti.ch/capriolo.htm