LA COLLEZIONE

I primi orti botanici medioevali erano delle raccolte di “medicamenta simplicium”, le piante medicinali. Le piante, infatti, sono da sempre un ricco e prezioso serbatoio di sostanze farmacologicamente attive.

Per consuetudine, col tempo, la parola medicamenti venne omessa e il solo termine “semplici” rimase ad indicare le piante utilizzate a scopo salutare. Da qui, il termine Hortus simplicium, “giardino dei semplici”, ad indicare il luogo dove queste venivano coltivate.

Per i monasteri medioevali, in cui questa realtà vide per primo la luce, il giardino dei semplici era una specie di farmacia vivente, dalla quale attingere i rimedi offerti dalla natura. Divenne, poi, utile laboratorio di osservazione e sperimentazione, in cui le piante erano mostrate dal vivo (Ostentio simplicium) agli studenti di medicina e di farmacia, che dovevano imparare a farne buon uso.

Il Giardino dei Semplici dell’Università di Chieti-Pescara vuole ricreare uno spazio analogo a quello che il suo nome richiama; è perciò una collezione di piante officinali, un tuffo nella tradizione secolare, una immersione nella semplicità sacrale della natura, un luogo della cultura.