Passiflora

Passiflora incarnata L.

Famiglia Passifloraceae

La droga si presenta composta da diverse porzioni delle parti aeree che comprendono foglie, piccioli, fusti e talvolta residui di fiori e frutti. Le foglie si presentano sottili e fragili, profondamente incise in tre lobi (a differenza di altre specie di Passiflora che sono penta ed eptalobate). Sulla pagina inferiori si nota una fitta e delicata tomentosità. Tra le parti di foglie si ritrovano alcuni caratteri come il margine a seghettatura semplice e la fitta rete di nervature reticolate. Le porzioni di fusto sono molto sottili e fragili, caratterizzate da un midollo centrale spugnoso che talvolta sembra cavo. Frequente è anche la presenza delle strutture che permettono alla pianta di aggrapparsi e comportarsi da rampicante, quali i cirri, parte integrante della droga. I fiori sono provvisti di lungo peduncolo, grandi (9 cm), con tre bratte, calice composto da 5 petali bianchi e da numerosi filamenti di colore bianco e rosso porpora, 5 grandi stami appariscenti. L’ovario è di colore grigio verde, peloso e supero, lo stipo presenta stigmi a capocchia disposti su 3 lunghe ramificazioni. I frutti appiattiti, di colore da verdognolo a marroncino, contengono numerosi semi di colore giallo-marroncino, alveolati.

Droga: Parti aeree

ODORE: Leggermente aromatico.

SAPORE:Scipito, non caratteristico.

Composizione: la passiflora è considerata una droga a flavonoidi, dove cioè l’efficacia non è ascrivibile ad un singolo composto ma a tutta la frazione costituita dai flavonoidi. La stessa Farmacopea prevede come standard qualitativo un contenuto minimo in flavonoidi calcolati con riferimento all’iperoside.

Proprietà: la droga ha proprietà sedative e spasmolitiche, in particolare sulla muscolatura liscia del tratto gastrointestinale e genitourinario.

Uso: la passiflora trova applicazione, spesso in associazione con altri fitocomplessi, nei disturbi digestivi di natura nervosa, negli stati di ansia, agitazione ed insonnia.