Myristica fragrans Houtt.
Famiglia Myristicaceae
La noce moscata si ottiene da albero di 8-15 m che sono coltivati nelle isole dell’Oceano Indiano. In commercio si trovano i semi spogliati del tegumento esterno che rappresenta una droga a parte. I semi la dimensione di una piccola noce, leggeri, molto duri con superficie rugosa a rughe anastomizzate, di color grigio bruno. In sezione trasversale mostrano un endosperma bianco grigio, carnoso, oleoso, marmorato, in rosso bruno. L’embrione è alla base, vicino all’ilo, grande e di colore bruno rossastro. Si ritrovano in commercio come noci inglesi, olandesi, delle isole della Francia o di Cajenna, con differenze che interessano solo la forma, le dimensioni e le diverse tecniche di essiccamento.
Droga: seme (noce moscata); endocarpo (macis)
Odore: caratteristico, aromatico
Sapore: bruciante, canforato.
Composizione: L’uso della noce moscata è principalmente legato alla presenza di un olio essenziale (5-15% della droga secca) dalla nota aromatica peculiare e caratteristica.
Proprietà e usi: come droga secca o come essenza è ampiamente utilizzata come agente aromatizzante per l’industria alimentare. L’uso fitoterapico è praticamente desueto. In passato era utilizzata come antimicrobico, carminativi e per disturbi digestivi (nausea, vomito).
La parte interna del frutto, l’endocarpo, viene commercializzata come droga a parte con il nome di Macis. Nel frutto fresco è una sorta di reticolo che avvolge il seme, di colore rosso vivo che vira all’arancio con l’essiccamento. Spesso viene utilizzato come succedaneo della noce moscata o come spezia alternativa, dall’aroma simile ma più delicato.