Vaniglia

Vanilla planifolia Andrews

Famiglia Orchidaceae

Pianta rampicante delle foreste dell’Est del Messico, è stata introdotta in Brasile, Antille e Madagascar dove si è spontaneizzata. Pianta parassita che alligna sui fusti degli alberi dove emette radici aeree che sfruttano la linfa della pianta ospite. Appartiene alle Orchidaceae della serie delle Aretuseae. La droga è costituita dal frutto, impropriamente detto legume per la forma, costituito da una capsula uniloculare, tricarpellata, che viene raccolta a completa maturazione. Si presenta di colore bruno, lucente con striature longitudinali. A temperatura ambiente la superficie è cosparsa da numerose efflorescenze bianche costituite da cristalli di vanillina. A completa maturazione si ha una deiscenza loculicida che si apre in due valve ineguali. La droga si presenta in bacche molli e flessibili, lunghe 10-30 cm, con diametro di 8-15 mm, di forma cilindrico-appiattita, parzialmente arcuata e ricurva all’estremità inferiore. La sezione trasversale mostra i semi al suo interno. I semi sono neri, brillanti e di piccole dimensioni. La raccolta, effettuata a completa maturazione, è seguita da un processo di essiccamento che è da considerarsi completo quando la colorazione diventa rosso-bruna.

Droga: frutto (bacca)

Odore: caratteristico, gradevole, molto aromatico.

Sapore: dolciastro.

Composizione:La droga è utilizzata principalmente per la presenza di un caratteristico ed odoroso olio essenziale composto principalmente dal monoterpene vanillina. La droga di buona qualità è facilmente riconoscibile dalla formazione, sulla superficie esterna, di cristalli di vanillina.

Proprietà ed usi: in passato si attribuivano alla vaniglia proprietà stimolanti, afrodisiache e antispasmodiche; oggi l’uso è solo come spezia da cucina o come aroma per l’industria profumeria, liquoristica e dolciaria.