Stramonio

Datura stramonium L.

Famiglia Solanaceae

La pianta è originaria delle regioni caspiche, oggi molto diffusa in tutta Europa, nel Nordamerica, in America centrale e Nordafrica. Lo stramonio è un’erba annua, alta fino a 1,5 m, con fusto rotondo, eretto molto robusto. La radice principale è di colore bianco dalla quale si dipartono numerose radicette. Possiede grandi foglie, intere o tripennate, a margine dentato-spinoso, che una volta essiccate divengono di colore verde chiaro, sottili, friabili e contorte. I fiori, di grandi dimenzioni, possono raggiungere gli 8-10 cm, solitari, possiedono corolla lungamente tuberosa, di colore bianco, allargata all’apice in cinque lobi acuti e piegati. Il frutto è una cassula setticida, ricoperta fittamente da aculei, che si apre longitudinalmente in quattro valve. Il frutto è divisa internamente da quattro pareti e contiene un gran numero di piccoli semi reniformi, lunghi 3-4 mm, di colore bruno a completa maturazione. Il seme, contiene un embrione curvato immerso in un endosperma oleoso. La sezione trasversale dell’epidermide mostra tricomi unicellulari di rivestimento alternati a tricomi ghiandolari, sorretti da peduncolo unicellulare, il tessuto lacunoso contiene molte druse di ossalato di Ca.

Droga: le foglie, sommità fiorite, la radice e i semi.

Odore: leggero odore vidoso

Sapore: amaro

Coposizione: tutta la pianta, in particolare le foglie contengono 0.2-0,5% di alcaloidi tropanici, di cui i principali sono, la iosciamina e ioscina; si può formare per racemizzazzione anche atropina a partire dalla iosciamina. I semi contengono il 2% di alcaloidi midriatici ed il 15-30% di olio non volatile. Le radici in aggiunta alla iosciamina ed alla ioscina, contengono anche esteri ditigloilici ed una percentuale maggiore di alcaloidi rispetto alle porzioni aeree.

Proprietà: l’atropina ha un’azione stimolante sul sistema nervoso centrale e deprimente sulle treminazioni nervose delle ghiandole secretrici e dei muscoli lisci. La ioscina manca dell’azione stimolante centrale dell’atropina.

Usi: le sue proprietà sedative rendono possibile il suo uso nel controllo delle malattie del movimento. La ioscina idrobromuro è impiegata nelle medicazioni pre-operatorie, in associazione ad oppiacei, 30-60 min. prima dell’anestesia. L’atropina e la ioscina sono largamente utilizzate nella pratica oftalmica per dilatare la pupilla dell’occhio.

Curiosità: il nome generico, Datura, deriva dal nome del veleno, Dhat, che si preparava da specie di datura indiana ed era utilizzato dalla tribu’ dei Thugs.