Lavandula angustifolia Mill.
Familia Lamiaceae
Originaria della Persia e dell’Europa mediterranea è da sempre apprezzata anche come pianta ornamentale e oggi è diffusa quasi ovunque. Fiorisce in giugno e luglio. È un suffrutice con steli fiorali eretti alti fino a 60 cm. Le foglie sono sessili e lineari, ristrette alla base, i fiori piccoli e bluastri, a pedicello corto, con brattee poco visibili. Il calice è pubescente e di color bruno. La corolla è gamopetala irregolare, con labbro superiore a 2 e l’inferiore a 3 lobi. Gli stami sono didimi, l’ovario supero.
Droga: i fiori e le foglie
Composizione: La droga è apprezzata per la presenza dell’olio essenziale, detto essenza di lavanda, in proporzione di 0,50-0,80 nella pianta secca. Contiene alcoli terpenici (linalolo, geraniolo) ed esteri (acetato di linolile), molto profumati. È riportata anche la presenza di cumarine e acidi fenolici.
Proprietà ed usi: L’essenza è utilizzata come blando sedativo nervino e come antimicrobico. L’essenza è utilizzata per frizioni stimolanti, spasmolitiche e battericide. Trova applicazione in dermatologia per le affezioni all’apparato cutaneo. La lavanda e largamente usata dalle industrie cosmetiche e profumiere. I fiori sono tradizionalmente utilizzati per profumare la biancheria. Gli antichi romani la utilizzavano per bagni tonici,da cui, probabilmente, il nome del genere Lavandula, da lavare.
Preparazioni: Acqua di Lavanda. Sommità fiorite p. 100, acqua p. 400 macera, distilla 200
Spirito di Lavanda. Fiori secchi p.30, alcool p.100. acqua p. 20, macera e distilla p. 120