Guaranà

Paullinia cupana Kunt.

Famiglia Sapindaceae

Pianta sia spontanea che coltivata di provenienza dal bacino dell’Amazzonia settentrionale. Il guaranà è costituito dalla pasta essiccata dei semi. I semi sono separati meccanicamente dal guscio, rotti e ridotti a pasta con acqua, amido ed altre sostanze frequentemente aggiunte. La pasta è quindi essiccata al sole o al fuoco. La droga si trova normalmente in rotoli della lunghezza di 10-30 cm, con diametro di 2,5-4 cm. Parti residue di seme non polverizzato protendono dalla superficie esterna. I semi di forma sferica-ellittica sono ricoperti da un tegumento di colore marrone scuro, lucido. All’interno il seme di colore marrone opaco.

Droga: pasta essiccata ottenuta dai semi polverizzati

Sapore: astringente, amaro.

Composizione: il guaranà è considerata una droga ad alcaloidi, il cui uso è praticamente da ricondurre alla presenza di 2,5-5.0% di caffeina, ed altri costituenti, analoghi ad altre specie quali cacao, tè e caffè.

Proprietà e Usi: Le indicazioni e gli effetti terapeutici sono assimilabile a quelli di tè e caffè. Le bevande a base di guaranà hanno proprietà stimolanti sul sistema nervoso centrale, una debole azione diuretica, e provocano il rilascio della muscolatura involontaria. Ciò è dovuto alla presenza di alcaloidi purinici assimilabili alla caffeina e teobromina. Frequente l’uso come succedaneo dello stesso caffè rispetto al quale il contenuto in caffeina può essere fino a cinque volte maggiore.