Nella notte del dolore,

volgiamoci a Dio



Sant’Agata, martire per Cristo

5 febbraio 2024

 

Sia lodato Gesù Cristo!

 

Umilmente, e con sincero amore, volgiamoci al vero Dio: poiché l’Invisibile - il Signore - è più Reale del reale: ossia di tutto quanto noi possiamo vedere con i nostri occhi, udire con le nostre orecchie, toccare con le nostre mani.

 

Infatti, quaggiù tutto passa.

Solo Dio e l’anima rimangono.

 

Ed è per questo che l’unico nostro Maestro, Gesù Cristo, ci esorta ad accumulare tesori in Paradiso (Matteo 6,19-21) compiendo le opere della vera carità.

E così, con la Sua Santissima Grazia, potremo giungere Lassù, ove la Mirabile Trinità - Fornace ardentissima di Divino, Celestiale Fuoco - ha preparato per ciascuno di noi, Suoi figli e figlie amatissimi, l’eredità incommensurabile della partecipazione alla Sua Vita beatissima ed immortale.

 

Pensiamo alla Meta ultima del nostro terrestre pellegrinaggio - il Cielo - sempre, e soprattutto quando le cupe e dense nubi del dolore, della delusione, dell’angoscia, ci rendono più arduo attraversare il quotidiano permanendo nella Luce della Grazia dello Spirito Santo.

 

Dio solo basta.

Perché Lui, il Signore, è il nostro Supremo Bene

e sarà la nostra eterna, luminosa, ineffabile Felicità.

Così sia! Umilmente confidando nella Misericordia del Suo Divino Cuore.

 

 

Sabrina Luraschi Corbetta