Dichiarazione Fiducia supplicans: fuorviante. 


Dio non benedice il male.

 

19 dicembre 2023

 

Sia lodato Gesù Cristo!

 

Dopo aver appreso – oggi – del documento Fiducia supplicans, inizio, cari fratelli e sorelle, a dirvi quanto segue:

 

1°) e importantissimo: non permettiamo a satana di rubarci la grazia e, vorrei dire, la grande gioia dell’imminente Natale di Gesù.

 

Il diavolo, tra l’altro, può rubarci la grazia del Natale in due modi:

- il primo: se pecchiamo mortalmente.

- Il secondo: se ci lasciamo travolgere, nella nostra interiorità, dai fatti gravemente negativi di cui la cronaca è, ogni giorno, traboccante.

 

***

 

E - venendo al punto che oggi inizio a trattare, seppur in sintesi - ora, precisamente, al grande male che promana dal documento Fiducia supplicans, nel quale - tra mille arrampicamenti sugli specchi, come si dice - di fatto Jorge Mario Bergoglio apre alla possibilità di benedire coppie irregolari e persino “coppie” omosessuali.

 

***

 

Oggi vi dico:

 

Ma se anche noi stessi, oppure un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anàtema!

L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!

 

(Lettera ai Galati 1,8-9)

 

 

Quindi, se pure il papa – com’è purtroppo il caso presente – invece di annunciare la Verità di Gesù Cristo, predica la menzogna del demonio, non ascoltatelo; non seguite questi insegnamenti: perché, se così faceste, potreste persino mettere a repentaglio la salvezza eterna della vostra anima.

 

Infatti: Dio, Infinita Carità ed Eterna Verità, è sempre fedele a Sé stesso; ne consegue che mai la Santissima Trinità potrà benedire ciò che è oggettivamente un grave male; ossia, nel caso in questione: la relazione tra due adulteri e la relazione tra due persone dello stesso sesso.

 

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Nel documento – che non esito a definire, per certi aspetti, satanico – Fiducia supplicans, una delle argomentazioni portate a sostegno delle benedizioni a coppie che vivono oggettivamente in stato di peccato mortale, è che Dio benedice tutti. - Vedi la finale del documento stesso. -

 

No, cari fratelli e sorelle.

Dio ama tutti: ciascuna persona umana, in modo incondizionato: questo è vero.

 

- Vi ho accennato, infatti, nel mio audio del 16 dicembre, che coloro che il Signore abbandona in arida terra sono gli impenitenti: quelli che Lo rifiutano completamente fino alla morte. -

 

Ma – e qui sta la grande menzogna propagata da Fiducia supplicans – non è affatto vero che “Dio benedice tutti”, indipendentemente dalle scelte buone o cattive, sante o empie, che ciascuno di noi, con la propria intelligenza e volontà, compie.

 

Cari fratelli e sorelle: è ormai, purtroppo, chiaro come il sole che papa Francesco e colui che presiede al Dicastero per la Dottrina della Fede sono andati gravemente fuori strada rispetto a quello che è l’immutabile insegnamento del Divino Maestro (vedi, ad esempio, sull’adulterio: Matteo 5,27-28) e il Magistero – quello sì vero e perenne – dei Santi Apostoli.

Non dimentichiamo la Parola di Dio che, per amore, ci avverte:

 

O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? 

Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.

(Prima Lettera ai Corinzi 6,9-10)

 

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In conclusione.

Nessun peccato è tanto grande da poter essere superiore alla Infinita Divina Misericordia.

Per cui lo ripeto, oggi, col cuore in mano: per quanto una persona abbia peccato, non disperi mai.

Si accosti, invece, con animo sinceramente pentito al Sacramento della Confessione, e accolga l’amorevole e vero Abbraccio del Padre Celeste.

 

D’altra parte, però, non posso omettere ciò che, invece – tradendo la missione sua propria: ricevuta da Cristo Supremo Pastore – questa Chiesa asservita al mondo non dice più.

Ossia che Dio non si irride:

 

Non vi fate illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato.

Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna.

 

(Lettera ai Galati 6,7-8)

 

 

Non si illuda, pertanto, chi ama il proprio peccato e in esso deliberatamente si ostina, di trovare comunque accesso al Regno di Cristo.

 

Non dimentichiamo che Dio dice alle vergini stolte: “Non vi conosco.” (Matteo 25,12), e agli operatori di iniquità: “Non vi ho mai conosciuti: allontanatevi da Me.” (Matteo 7,23).

 

E a quelli che staranno alla Sua sinistra - perché essi stessi l’hanno voluto -: “Via, lontano da Me, maledetti, nel fuoco eterno.” (Matteo 25,41).

 

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Cari fratelli e sorelle.

Continuiamo a pregare con fervore di volontà, affinché tanti cuori si aprano all’Amore di Dio, in questo Santo Natale, ormai vicino.

 

Così sia.

 

 

Sabrina Luraschi Corbetta