6 maggio 2024
Sia lodato Gesù Cristo!
Cari fratelli e sorelle.
Dato che, nel frattempo, la mostra blasfema è stata chiusa, non mi soffermerò (com’era mia intenzione) ad esporre riflessioni in merito a quanto in precedenza affermato: e dal Vescovo, mons. Erio Castellucci, e nei comunicati emessi dalla Diocesi di Carpi, s’intende quando tale mostra era ancora aperta.
Tale mostra, dunque, è stata chiusa: siano rese grazie a Dio!
E un grazie fraterno e sincero desidero oggi rivolgere ai fratelli e alle sorelle di Fede che, con le loro preghiere e il pacato e argomentato dissenso manifestato, hanno certamente contribuito affinché tale esposizione di opere sacrileghe fosse chiusa anticipatamente.
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Espongo, oggi, solo qualche considerazione che ho fatto dopo aver letto il comunicato che la Diocesi di Carpi ha diffuso in data 17 aprile c.a.; comunicato stampa riguardante, appunto, la chiusura anticipata della mostra “Gratia plena”; e, per inciso, cari amici, già tale denominazione è alquanto errata rispetto a ciò che invece tali quadri raffigurano, a grave offesa di Nostro Signore e della Sua Santissima Madre.
Dunque:
- per prima cosa, sono molto dispiaciuta - ma purtroppo non sorpresa - nel constatare che il detto comunicato è “orizzontale”: infatti, in esso non vi è il benché minimo riferimento alla Persona di Nostro Signore Gesù Cristo, né all’Immacolata Madre Sua.
In concreto, la mostra è stata chiusa per decisione del signor Andrea Saltini, non perché il Vescovo di Carpi ha finalmente compreso che una mostra blasfema – oltretutto esposta in una chiesa tuttora consacrata – andava chiusa al più presto. Quando in realtà non avrebbe neppure dovuto aver luogo.
Si può scusare che il Vescovo non fosse a conoscenza, come egli stesso ha dichiarato, del contenuto della mostra prima che fosse aperta al pubblico; ma, come credenti in Cristo, non si può accettare che anche dopo averlo appreso con chiarezza, mons. Castellucci abbia continuato a sostenerla e a difendere l’indifendibile: ricordiamo le due opere sacrileghe, e in particolar modo quella molto offensiva nei confronti del Santissimo nostro Salvatore crocifisso.
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- La Diocesi esprime quindi piena comprensione e condivisione al signor Saltini, e lo ringrazia.
È pure scritto: “… individuare possibili interazioni tra esperienze artistiche contemporanee e cammini religiosi e di ricerca mistica”.
Cari fratelli e sorelle, se non fosse per le gravi blasfemie purtroppo presenti in certe opere di questo “artista”, schiettamente vi dico che ci sarebbe da ridere. “Ricerca mistica”? Ma quale “ricerca mistica” c’è in quei quadri?!
La mistica è una cosa seria, reverendi.
Per un vero cattolico, essa è la misura alta della vita cristiana – e le grazie straordinarie, a Dio piacendo, ad essa correlate – e lo studio, saggio e accurato, di tutto ciò che riguarda l’unione dell’anima con il Signore.
Sarebbe proprio il caso di dire che un bel silenzio, cara Diocesi di Carpi, non fu mai scritto.
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- E ancora, leggo dal comunicato, che “il confronto, a proposito del rapporto tra artisti e Vangelo … continuerà nello specifico cantiere sinodale”.
Dico: se questo confronto deve portare come risultato altre stramberie come quelle viste di recente a Carpi (e non solo lì), per favore, pacatamente vi dico: fatene a meno.
Amata Chiesa di Gesù Cristo, ricordati che sei! Ricordati Chi è il tuo Fondatore.
E per quali fini eccelsi – di glorificazione dell’Eterno Dio e di salvezza delle anime – fosti fondata.
Certo, nessuno di noi è perfetto - e ringraziamo di cuore il Signore Gesù che ha istituito il mirabile Sacramento della Riconciliazione, mediante il quale Egli stesso dona all’anima pentita perdono e pace: la Sua Pace -, ma purtroppo, al vedere come si è conclusa la vicenda della mostra a Carpi, non posso che ripetere - e lo faccio con sincero dolore dell’anima - a coloro che sono ai vertici di tale diocesi, a cominciare dal Vescovo Erio: dove siete?
Perché che voi - a differenza di molti fedeli - non abbiate visto nulla di male nella mostra di cui sopra, la dice lunga sull’appiattimento (minimo che si possa dire) di certo clero alle logiche mondane; quelle, intendo, che si oppongono a Cristo e al Suo Vangelo: Scuola sublime di Verità e di autentico Amore.
Santo Dio, Santo Forte, Santo Pietoso, abbi misericordia di noi e del mondo intero! Amen.
Sabrina Luraschi Corbetta
- https://diocesicarpi.it/intervista-al-vescovo-castellucci-sugli-atti-violenti-al-museo-diocesano/